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Lo davano accasato, e invece no, è ancora libero su piazza. Pasqualino Polvere, caterve di gol in Promozione e Prima Categoria, è sul mercato in attesa della telefonata giusta. Professione attaccante, sebbene la carta d’identità reciti 36 anni compiuti. Le primavere aumentano, ma il bomber di Cautano non ha ancora perso il vizio del gol. L’attaccante finora non ha ricevuto proposte allettanti, così come ci spiega: “Finora sono arrivate proposte davvero poco importanti. E’ molto dura star fuori, credo che qualche chance me la merito per quello che ho fatto. Seguo molto il calcio e la Prima Categoria in particolare, dato che ho molti amici che fortunatamente stanno giocando. Gianni Loia? C’è stato un contatto ma niente di concreto. Ho tanta voglia di tornare a giocare e spero che a breve possa trovare un’adeguata sistemazione. Diciamo che la causa principale del mio momentaneo “abbandono” al calcio giocato era legato soprattutto al fatto che non volevo più mettere gli scarpini dopo la brutta esperienza ad Amorosi nella seconda parte di stagione. Quell’esperienza negativa mi ha segnato molto, emotivamente stavo male e volevo abbandonare. Poi c’era la questione lavoro che mi portava via tanto tempo e quindi non potevo impegnarmi più di tanto. Alla fine ho deciso di stare fermo. Qualche contatto l’ho avuto ma la voglia di far parte di qualche progetto era poca. Poi pian piano la nostalgia del campo si è fatta sempre più forte ed ho ripreso a correre, andando vicino all’accordo con il Valle di Suessola ma  poi non si è fatto nulla più. Adesso mi guardo intorno in vista di questa finestra di mercato e  vediamo se ci sono le condizioni per accasarmi con qualche compagine perché il campo mi manca tanto. Guardando qualche partita dagli spalti posso dire benissimo ancora la mia, in quanto c’è davvero un’accozzaglia di ‘pseudo-giocatori'”.