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Una vittoria che ci voleva. Meritata, mai messa in dubbio: un dominio costante che nemmeno l’inferiorità numerica ha scalfito nel corso della gara. Il Ponte ’98 riparte dalla gara perfetta, quella contro il Vitulazio che apre a nuove speranze in termini di graduatoria. I pontesi ci sono, mister Andrea Piccoli sta dando la giusta impronta al gruppo e la squadra lotta. Ma al termine della gara di sabato, il tecnico del Vitulazio Telemaco Russo, squalificato e costretto a seguire i suoi dal settore ospiti, ha tuonato al termine della gara contro la società pontese, sbraitando contro due o tre dirigenti di casa

Parola a Pellegrino D’Aloia, che nel bene o nel male si prende sempre le sue responsabilità: “Le parole di mister Russo ci hanno spiazzato, volevo rispondere a quel professore che facciamo calcio in maniera continua da 20 anni. E nel nostro percorso abbiamo sempre ricevuto attestati di stima da parte di tutti. Per dovere di ospitalità gli abbiamo pure detto che se fosse andato in panchina per noi non ci sarebbe stato alcun problema. Chiedesse al Casagiove del trattamento a loro riservato quando il loro pullman ha avuto un serio problema e abbiamo offerto loro pizze e bibite in attesa che risolvessero il problema del mezzo di trasporto. Per non parlare dei ragazzi di colore che integriamo, accogliamo e, non vivendo in condizioni ottimali, aiutiamo nel limite delle nostre possibilità. Certi discorsi- ha proseguito D’Aloia – dovrebbero finire sul rettangolo verde dove tutti sentiamo la gara: io ad esempio sono il primo che urla e recrimina ma al triplice fischio tutto torna alla normalità. Ci metto solo tanta passione e rabbia agonistica me mi conosco, non ho mai offeso nessuno sul personale. Forse qualche altro dirigente è andato un pò oltre il limite ma va capito, poteva finire tutto quel pomeriggio”. 

C’è una cosa, però, che D’Aloia non riesce a mandare giù: “Se mister Russo voleva attaccarci, avrebbe almeno dovuto far riferimento al Ponte ’98 e non a tutto il movimento calcistico beneventano. Come la nostra, nel Sannio ci sono tante società che per organizzazione e serietà non sono da meno rispetto a quelle della altre compagini regionali. Questa, in definitiva, è la cosa che più mi ha fatto male soprattutto se detta da un sannita come me”.