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Post shock o fake news? Per alcuni giorni, sui social, una immagine a dir poco agghiacciante ha attirato le “attenzioni” di tanti beneventani. In una foto, il volto della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta alla barbarie dei campi di concentramento nazisti, compariva all’interno in un forno.

Una squallida associazione pubblicata da un profilo che farebbe riferimento a tal Franco Di Vigne, “residente a Benevento” e “docente presso l’istituto La Salle”. E se in tanti hanno da subito messo in discussione la veridicità del profilo in questione, ancora più numerosa è stata la schiera di chi –scioccato dall’insulto- ha immediatamente chiesto spiegazioni alla dirigenza dell’istituto scolastico beneventano.

Subissati da segnalazioni e proteste, i vertici del “La Salle”, attraverso una nota a firma Donato D’Agostino (Gestore) e Maria Buonaguro (coordinatore didattico), sono intervenuti per chiarire che il suddetto Franco Di Vigne “non è conosciuto a questa istituzione” e che “non appartiene all’organico docente dell’Istituto Paritario De La Salle di Benevento comunicato all’Atp Benevento e al Usr Campania in data 19 settembre 2019”.

Nelle opportune sedi – prosegue la nota – si sono avviate le procedure di segnalazione e denuncia- A tale riguardo si chiede a chiunque, di segnalare presso i social su cui si trova il post, di procedere alla chiusura del profilo (segnalando l’url completa) in quanto istigatore all’odio razziale”.

E se pure restano da definire e chiarire i contorni della vicenda, in particolare sull’esistenza o meno di Di Vigne e in caso negativo sulla reale identità che si cela(va) dietro questo profilo, la presa di posizione dell’istituto appare più che giustificata dalla gravità del post in questione.

Post che da alcune ore non è più disponibile, almeno su facebook. Così come non si ha più traccia del profilo di Franco Di Vigne.