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Tra passato e futuro. Storia, tradizione ma anche prospettive e progettualità. E’ la mission del gruppo che fa capo all’imprenditore Enzo Rillo, che da qualche settimana ha rilevato la Cantina del Taburno con un investimento da quasi 4 milioni di euro. 

Ma il prossimo step potrebbe essere legato ad un nuovo investimento, quello che riguarda il Conosorzio Agrario che, in attesa del bando da circa 7 milioni di euro (un pacchetto che comprende la sede di via XXV luglio a Benevento e 13 agenzie operanti), ha attirato l’attenzione del gruppo Rillo. In attesa di novità sul futuro del Consorzio Agrario, monitorato dall’imprenditore sannita che chiuderebbe un cerchio, per la Cantina del Taburno si vedono all’orizzonte novità importanti che ne accresceranno sensibilmente il valore del brand che negli ultimi tempi aveva quasi smarrito la sua indole e fermezza sul mercato.

I punti focali sono ben definiti: lo sviluppo della cantina che punta a più di un milione di bottiglie nel prossimo triennio (vini fermi e spumanti), collaborazione tra viticoltori con un ben definito disciplinare per la coltivazione e produzione delle uve.

Ma non finisce qui: c’è un progetto per un frantoio. Intanto le operazioni di restyling aziendale partono dall’incarico di due rinoamti tecnici quali l’architetto Ceccaroli ed Esposito che gomito a gomito con la società di ingegneria del gruppo hanno già avviato questo nuovo, ambizioso progetto.