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Benevento – Udienza lampo stamane, nell’ambito del processo “Più Europa”, dinanzi al collegio guidato dal giudice Simonetta Rotili. Il pm Assunta Tillo ha depositato l’elenco delle intercettazioni ambientali e telefoniche di cui il Collegio valuterà l’utilizzabilità per poi, eventualmente, conferire l’incarico per la trascrizione nella prossima udienza programmata per il 23 aprile.
Il procedimento di cui parliamo è quello collegato a una vicenda che scosse Palazzo Mosti a fine giugno del 2016 quando imprenditori e dirigenti comunali vennero arrestati, dopo l’inchiesta del procuratore Giovanni Conzo e del sostituto procuratore Nicoletta Giammarino, su presunte tangenti relative a diversi appalti legati al progetto Più Europa: il ponte ciclopedonale di Santa Maria degli Angeli, quello di Torre della Catena, la riqualificazione del Ponte sul fiume Sabato e la costruzione di un terminal per gli autobus in città.

Undici gli imputati  (in cui il Comune di Benevento si è costituito parte civile con l’avvocato Porcelli) accusati a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta; tra questi l’ex dirigente comunale Angelo Mancini la cui presunta condotta illecita fece scalpore a causa della modalità secondo cui, attraverso una speciale microtelecamera, avrebbe letto il contenuto delle offerte delle altre ditte, inducendo membri della commissione ad attribuire a un’impresa prescelta un punteggio tecnico più alto.

Con Mancini sono imputati: Guido Mastantuono,, Carmine Iannella, Antonio D’Addona, Pellegrino Parrella, Pietro Ciardiello, Mario Siciliano, Angelo Pilla, Giuseppe Pancione, Fioravante Carapella e Angelo Collarile. Gli ultimi due chiesero il patteggiamento, vista la collaborazione nell’inchiesta, respinto a settembre dal Pm.