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Benevento – Procura della Repubblica di Benevento e Associazione Nazionale della Polizia di Stato hanno siglato stamani un accordo per l’utilizzo di 14 poliziotti in pensione, in alcune attività della procura. Le drammatiche carenze di personale della Pubblica Amministrazione ed in particolare nei ruoli della Magistratura stanno spingendo diverse Autorità ad iniziative creative. Dai medici in pensione richiamati in servizio a quelli dell’Esercito convocati nelle Corsie di Ospedale è tutto un fiorire di idee e proposte per far fronte ai vuoti di organico. Il procuratore Aldo Policastro e il Presidente locale dell’ANPS, Romeo Formato, hanno pensato di mettere a disposizione 14 ex poliziotti, da qualche tempo in pensione, per supportare il lavoro della Procura. Un protocollo d’intensa in tal senso è stato firmato oggi in Via De Caro presso la sede della Procura. Definito come “Spazio d’ascolto” questo protocollo si preannuncia utile per risolvere almeno alcune delle più gravi criticità. I poliziotti in pensione, richiamati in servizio, si occuperanno della scorta di testimoni sensibili in spazi protetti per l’acquisizione di testimonianze ad alcune attività di natura amministrative nelle Procure. L’intesa avrà una durata temporale limitata di soli dodici mesi, ma potrà essere tacitamente rinnovata dalle parti. Policastro e Formato hanno evidenziato come la carenza di organici rischi di portare seriamente alla paralisi gli Uffici Giudiziari ed hanno quindi espresso l’auspicio che questa loro risposta possa essere utile alle più grandi difficoltà degli Uffici giudiziari. L’attività convenzionata rientra tra i compiti propri di volontariato dell’Associazione, che si attua con un contributo all’attività di giustizia e l’osservazione dei luoghi e delle persone che lo frequentano, compreso l’accompagnamento delle vittime vulnerabili, per conferire la giusta cornice di sicurezza e tranquillità, coordinandosi con le Forze dell’Ordine. Il Procuratore della Repubblica Aldo Policastro ha sottolineato: “Una scommessa che si basa su solide basi. Sarà volontariato,  ma vogliamo garantire allo stesso tempo sicurezza. Poi ha aggiunto: “Sarà possibile interfacciarsi con i testimoni, si occuperà di accompagnamento  delle vittime vulnerabili. E’ un servizio unico, sopratutto nel Mezzogiorno per gli uffici giudiziari. Darà la giusta spinta alle persone oggetto di vittime di odiosi reati e quindi avvicinarsi alla giustizia. Saranno comunque seguiti”. Il presidente Formato ha sottolineato: “Daremo una mano alle persone vulnerabili”. Ha preso quindi la parola il Questore Bonagura: “Si è trattato di un rapporto sinergico e di condivisione. Chi è poliziotto lo è sempre, anche in questo periodo di quiescenza, ci si potrà rendere ancora utili e lo faremo con le persone in grave difficoltà. Può essere un valore avere il supporto di determinati soggetti”.