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Benevento – Il tema della pace ai tempi della guerra in Ucraina e quello della strage di Capaci sono stati al centro di un progetto “Una cartolina di pace per la pace” curato dal plesso scolastico “Nicola Sala” dell’Istituto comprensivo “Federico Torre” di Benevento.

Il progetto, promosso dall’Associazione di Volontariato no profit Beneslan e curato dalla dirigente scolastica Maria Luisa Fusco con la Responsabile di plesso maestra Luciana Amoriello Lamberti, ha coinvolto gli alunni delle classi quarte e quinte della sezione C della Nicola Sala con le loro docenti.

Il Presidente di Beneslan,  Nicola Cicchella, accompagnato da Giancarlo Pacillo, membro del direttivo della Associazione, a conclusione di un programma di lavoro didattico ed educativo, ha voluto consegnare un dono speciale alla Scuola: un albero di ulivo, simbolo universale di pace.

La bellissima pianta è stata consegnata nel cortile della Scuola Primaria “Nicola Sala” alla presenza degli allievi e del personale scolastico impegnato nel progetto e della dirigente Fusco.

Come ha sottolineato il Presidente dell’Associazione Beneslan, il dono voleva essere testimonianza concreta del compiacimento per la partecipazione forte ed entusiasta al progetto ed un ringraziamento per il lavoro svolto per comprendere i valori della pace.

Cicchella si è complimentato per la sensibilità dimostrata ed ha ricordato l’importanza di costruire la pace giorno dopo giorno anche nella vita quotidiana: nel rapporto coi compagni, con le maestre, in famiglia. La consegna dell’ulivo, ha proseguito il Presidente di Beneslan, cade peraltro nel trentennale della strage di Capaci: “non poteva che esserci un messaggio più bello”, ha detto Cicchella, “che quello di “coltivare” e costruire la Pace sin da piccoli”.

I responsabili scolastici dell’Istituto hanno voluto aggiungere alle parole di Cicchella questa riflessione di Maria Montessori: “Seminate nei bambini idee buone anche se non le capiscono. Gli anni saranno incaricati di decifrarle nella loro comprensione e di farle fiorire nel loro cuore”.