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Fragneto l’Abate (Bn) – “Pro Loco, Turismo, desertificazione e scambio generazionale: la rete del nuovo volto dell’associazionismo”, il titolo dell’evento targato Unpli Benevento che si è tenuto il 12 novembre a Fragneto l’Abate presso il palazzo Don Ariosto. L’occasione per parlare delle attività della Pro Loco ma, soprattutto, delle problematiche legate all’associazionismo, alle prese con difficoltà di natura economica e soprattutto con l’assenza di materiale umano: i giovani.

Un incontro voluto anche dal Comune, in prima linea nella collaborazione con la Pro Loco, nonostante le grandi difficoltà che ci possono essere in una realtà interna come può essere Fragneto l’Abate.

L’apertura della tavola rotonda è toccata alle istituzioni con il presidente della Provincia, Nino Lombardi, che ha parlato dell’importanza dell’associazionismo in una realtà che ha bisogno di giovani, che ha bisogno che rimangano legati al proprio territorio, pur avendo il loro sviluppo lontano da casa. E questo ha permesso al sindaco Mastella, altro invitato all’incontro, di allargare il tema parlando delle infrastrutture. Perchè c’è anche questo come grande problema nel Sannio e nelle aree interne. La viabilità che lascia a desiderare, le reti ferroviarie che non sono all’altezza della situazione. Insomma tutto quello che serve per convincere i ragazzi sanniti ad andare via e non tornare. 

Una considerazione che, allora, si apre ad un’altra realtà che è quella delle opportunità mancanti per i giovani. In questo le Pro Loco fanno un gran lavoro, l’associazionismo serve anche in questo senso, ma deve essere la politica e la collaborazione tra gli interpreti della stessa, a creare una rete di scelte per i ragazzi, cosa che, allo stato attuale non è del tutto così. 

Una tavola interessante, il sindaco Marrone ha apprezzato il lavoro della Pro Loco, lo ha esaltato e, nei limiti delle possibilità dell’ente che rappresenta, ha promesso anche vicinanza. Ben più duro l’intervento di Renzo Mazzeo, presidente UNPLI Benevento. La contemporaneità tra la festa di San Martino a Fragneto e lo street food nel capoluogo sannita non è stata apprezzata del tutto.

Una scelta – queste le sue parole – che non agevola di certo una realtà come questa. Bisognava evitare che due cose potessero esserci negli stessi giorni. Solo così si può creare rete, portare turismo e soprattutto far conoscere le nostre eccellenze. Non è stata una decisione felice, secondo il mio modo di vedere. Come Pro Loco ci siamo impegnati molto per mettere in piedi una festa che potesse attirare quanta più gente è possibile, abbiamo lavorato per attrarre persone e poi ci troviamo un altro evento in città”.

Parole condivise da Raffaella De Vita, presidente della Pro Loco di Fragneto l’Abate, una delle tante persone che si è rimboccata le maniche, senza badare alla carica, per la riuscita della manifestazione, che ci mette passione e voglia, pur di fare dell’associazionismo locale un punto di riferimento per i giovani del posto. Stesso discorso fatto dal presidente onorario Antonio Lombardi, memoria storica ma soprattutto entusiasmo allo stato puro per ciò che ha fatto per la Pro Loco.

Siate i testimoni di questa terra – così si è rivolto ai giovani – metteteci passione perchè voi siete il futuro del patrimonio che ci appartiene. Senza di voi, tutto rischierebbe di morire e scomparire e non possiamo permettercelo”.

Giovani che hanno in Barbara Minicozzi, segretaria UNPLI Benevento e SCU UNPLI Campania, un esempio da seguire. La sua passione, la sua capacità di trascinare i giovani, devono rappresentare il volano per far capire come vivere l’associazionismo. Una ragazza che avrebbe potuto avere ben altro percorso, lontano dal Sannio ma che, grazie all’Unpli, ha compreso quanto sia importante mantenere vive le tradizioni e quel legame con una terra che va assolutamente promossa e valorizzata. Non abbandonata.