- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

“La campagna elettorale in Campania ha sempre un sapore deja vu visto che a ogni elezioni i candidati sono sempre gli stessi. Valeria, dunque, è l’unica reale alternativa alla vecchia e più vecchia politica di questa regione”.

A Benevento è il giorno di Luigi Di Maio. Il ministro degli Esteri sceglie il corso Garibaldi come location della sua iniziativa. Al suo fianco c’è Valeria Ciarambino, la sfidante pentastellata del presidente De Luca, ad attenderlo i candidati locali, alcuni amministratori grillini e decine di simpatizzanti.

Pochi giorni ancora e si apriranno le porte dei seggi: in palio il governo di Palazzo Santa Lucia. Nei pensieri del titolare della Farnesina, però, c’è soprattutto il referendum sul taglio dei parlamentari. Non per niente, il virgolettato di cui sopra resterà l’unico passaggio sulle regionali nell’intervento di Di Maio.

La madre di tutte le battaglie, insomma, è un’altra: “In Francia, in Germania e in Inghilterra ci sono meno parlamentari che in Italia eppure in tutti questi paesi il dato della popolazione è superiore a quello italiano. E in più, dalle nostre parti – incalza Di Maio – abbondano assenteisti, voltagabbana e paracadutati”.

Quanto al tema della rappresentatività dei territori, particolarmente sentito in una provincia piccola quale quella sannita, Di Maio assicura che la vicenda sarà affrontata con la legge elettorale. “Per il resto – spiega il ministro del governo Conte – dal fronte del no provengono solo obiezioni strumentali. Meglio, a questo punto, il calciatore Costacurta: dice che voterà no perché non mi sopporta. Almeno, lui, è stato sincero”.

La ‘volata’, allora, la Ciarambino se la tira da sola: “Contro di me c’è gente che sedeva in parlamento quando io avevo solo tre anni. Eppure ancora muove le fila, ancora utilizza la cosa pubblica per perpetuare il proprio potere e non per tutelare gli interessi delle comunità. Ai campani dico: se vi sta bene, votate ancora per loro. Per i Mastella, i De Mita, i Pomicino, i De Luca, i Caldoro. Se invece volete il cambiamento, l’unica scelta possibile è il Movimento Cinque Stelle”.

E il cambiamento, prosegue la pentastellata, sarà visibile innanzitutto nella sanità: “Nelle aree interne riaprirò tutti gli ospedali che De Luca e Caldoro hanno smantellato negli ultimi anni. Non è un sogno, si può fare. Così come si può portare la banda larga in tutti i comuni, si possono realizzare gli asili nido, si può investire nell’agricoltura regionale, si può realizzare la metropolitana regionale”.