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Pietrelcina (Bn) – Una nota di replica alle dichiarazioni del vicesindaco di Pietrelcina su Anteprima24, da parte dei consiglieri di minoranza Alessio Scocca e Antonio Iadanza.

Rispetto alle dichiarazioni del Vicesindaco di Pietrelcina, che minimizza la questione della Corte dei Conti, facciamo un po’ di chiarezza
Il vicesindaco Mazzone dice che il controllo della corte dei conti non avrebbe portato a “nulla di rilevante”, bensì solo ad una semplice archiviazione. Forse non ha letto attentamente il titolo del documento della Corte, che dice “Decreto di archiviazione CON PRESCRIZIONI”, ossia 15 pagine di analisi sulla situazione contabile dell’Ente. Nello specifico, già alla pagina n. 2, la Corte ci fa sapere che in merito ai dubbi mossi aveva chiesto spiegazioni al comune, che però non sono risultate soddisfacenti perché “non consentivano di ritenere superati i rilievi mossi”. La Corte ha quindi provveduto a una analisi che ha evidenziato, tra le altre cose:

“…Il prospetto riepilogativo del risultato di amministrazione 2019 opportunamente ricalcolato dovrebbe quindi evidenziare un valore negativo della parte totale disponibile pari a – (meno) €.5.257.439,47, (e non – €. 4.671.702,83)”

Da qui la necessità di rideterminare il risultato di amministrazione nell’ultimo consiglio comunale di dicembre 2020, a cui noi non abbiamo partecipato in forma di protesta, di fronte al diniego di svolgere (come tanti comuni d’Italia) il consiglio comunale a distanza, in videoconferenza, con pubblicazione del video online, dato che in quel periodo ci trovavamo nel pieno della pandemia da Covid-19. Peccato che anche nella delibera del predetto consiglio comunale, si fa riferimento genericamente ad “attività svolta dagli organi di controllo in merito alla contabilizzazione di diverse poste di bilancio nelle sei annualità precedenti”, senza minimamente indicare, casualmente, che ci si trovava di fronte ad un Decreto di Archiviazione con rilievi e prescrizioni della Corte dei Conti.

Inoltre, non vorremmo essere puntigliosi ma il vicesindaco afferma che la Corte ha chiuso la questione con prescrizioni “nulla rilevando, ma raccomandando”. Purtroppo, cari amici della maggioranza, il termine prescrizione in detta sede non significa raccomandazione facoltativa, bensì “comando, direttiva, ordine” come consultabile sulla Treccani.

Quindi, in definitiva, capiamo che la maggioranza provi sempre a minimizzare le questioni, proprio perché si avvicinano le elezioni, ma la Corte dei Conti conclude dicendo:

“Si evidenzia, pertanto, che le richiamate fattispecie contabili, insieme con le altre che eventualmente emergeranno saranno oggetto di attenzione nei successivi controlli [..] ovvero nell’ambito di quelli ulteriori previsti da legge, con l’adozione, se necessario, dei corredati accertamenti interdettivi da parte della Sezione nel suo Plenum.”

A noi non sembra un nulla di fatto, bensì delle precise disposizioni che la Corte dei Conti ha dato al Comune di Pietrelcina da seguire puntualmente, sotto la vigilanza della Corte stessa.

Quanto alle velate minacce di querela, noi siamo pronti ad assumerci le responsabilità di quel che diciamo in tutte le sedi, ma non ci facciamo intimidire e andiamo avanti per il bene di Pietrelcina.

Per chiarezza, il documento della Corte dei Conti è pubblico e disponibile al seguente sul sito del Comune di Pietrelcina”.