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Resta caldo il fronte della polemica politica a San Giorgio del Sannio. A farsi sentire, dai banchi dell’opposizione, è l’ex sindaco Claudio Ricci.
Tanti gli argomenti trattati nella sua nota, dal ‘caso orto’ alle questioni etiche. Dichiara Ricci:

“Le dichiarazioni di Mario Pepe sulla stampa di oggi, in risposta ai rilievi mossigli dalla Consigliera Pedicini sono esilaranti. La Consigliera infatti gli eleva critiche su suoi atteggiamenti piuttosto gravi ed egli, anziché stare sul punto, mena come al solito il can per l’aia, non facendosi mancare contraddizioni pesanti. Ma procediamo con ordine: nelle sue dichiarazioni dice di essere proprietario di un orto. Bellissimo, questa dell’orto è un’attività meritoria e rilassante che aiuta anche la riflessione. Ma pomidori e peperoni per crescere rigogliosi non hanno certo bisogno che il terreno cambi destinazione urbanistica! Egli prosegue affermando di non saperne niente, che hanno fatto tutto i tecnici. Ma come, viene da chiedersi, abbiamo un Sindaco che non si rende conto nemmeno di che cosa approva la Giunta da lui stesso presieduta? Andiamo avanti, proclama pure di essere pronto a qualunque confronto. Non è vero, è una bugia! Da mesi sto aspettando che accetti un confronto pubblico democratico e trasparente con me, sulle tematiche amministrative. È scappato come un coniglio con la coda tra le gambe, preferendo le accuse da lontano. Can che abbaia….
Ah già, egli non vuole parlare con me perché la mia Amministrazione ha percepito una giusta e meritata indennità prevista dalla legge. Come suo solito, sempre pronto a ergersi a censore moralistico ed ipocrita sugli altri, egli che di indennità (assolutamente non meritate visti i nulli risultati prodotti sul territorio) ne ha percepite (quelle sì lucrose!) per 21 anni (9 alla Regione e 12 al Parlamento) e fino a qualche tempo fa beneficiava altresì di un ricco vitalizio! Ancora: minaccia la Consigliera Pedicini rea di non essersi dimessa quando per la disperazione ha lasciato la maggioranza senza dimettersi. Ma a qualcuno risulta che quando il genero abbandonò la mia di maggioranza, Mario Pepe abbia detto qualcosa in merito su questa stessa linea? No, la logica è sempre quella: le regole, etiche o politiche che siano, valgono per gli altri ma non per lui!! Continuiamo, e qui veramente la questione da tragica diventa comica: egli si vanta che il suo stato d’animo sia improntato a grande tranquillità, serenità e addirittura epicurea atarassia. Perbacco, il Comune ha una anticipazione di tesoreria (quindi un debito), molto prossima ai 3 milioni di euro; sempre il Comune deve restituire all’azienda speciale che ha sostituito l’ambito B2 oltre 1 milione e 300mila euro (quindi un altro debito poderoso!); l’impresa che si occupa dei rifiuti, stanca di non essere pagata da svariati mesi e sfiduciata ormai che ciò possa avvenire, sta perfezionando una cessione di credito e ciò significa che vuole vendere il suo credito a chi probabilmente riuscirà a riscuoterlo (un altro debito gravoso di varie centinaia di migliaia di euro, come altrettanto gravosi sono altri debiti del Comune verso altri enti e piattaforme riguardanti sempre la filiera dei rifiuti); fatture di Enel, Telecom e gas giacciono inevase e tranquille nei cassetti comunali, tanto è vero che in dicembre il Comune ha rischiato lo stacco, da parte dell’Enel per l’appunto, della luce pubblica per morosità. E potrei continuare…. non lo faccio perché non voglio vestimi da Maramaldo e non voglio infierire ma è chiaro che la situazione per la nostra Comunità e soprattutto per i Cittadini (che questi debiti saranno chiamati a pagarli), è veramente drammatica e lo constateremo in maniera documentale col bilancio consuntivo 2019 (il coronavirus non c’entra quindi niente!) ammesso che il Sindaco riesca a elaborarlo ed approvarlo. Insomma, il Sindaco Mario Pepe ha condotto San Giorgio veramente sull’orlo del baratro e si crogiola nelle sue beate tranquillità e serenità: io credo che invece si debba più opportunamente parlare di irresponsabilità”.