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Pace esistenziale” sì, ma separatezza politica “profonda e incolmabile”. Si può riassumere così il comunicato stampa di Mario Pepe, sindaco di San Giorgio del Sannio, intervenuto per fare chiarezza sul rapporto con il suo predecessore, ed ex delfino, Claudio Ricci.

Per lungo tempo inseparabili, le strade dei due politici sangiorgesi si sono disgiunte per vicende legate alle dinamiche interne del Partito Democratico. Una rottura rumorosa, sfociata nel corpo a corpo delle amministrative 2016 e nella sorprendente vittoria dell’ex parlamentare popolare.

Dopo anni di gelo, una improvvisa schiarita è avvenuta alla conclusione dell’ultima seduta di Consiglio Comunale, quando Pepe ha pubblicamente ringraziato Ricci per il lavoro svolto alla guida della Provincia (il suo mandato scadrà tra pochi giorni). Tanto è bastato per far parlare di pace ritrovata.

Una uscita inaspettata che non poteva non far rumore. Troppo rumore, evidentemente. Almeno per la fascia tricolore che ha sentito l’esigenza di chiarire i contorni della questione.

In riferimento alle enfatiche dichiarazioni dei giornali sull’intervento del sottoscritto in Consiglio Comunale in ordine al Presidente uscente della Provincia Ricci – scrive Pepe -, mi corre l’obbligo di chiarire che la pace esistenziale tra gli uomini ci sarà sempre ma le separatezze della politica sono profonde e incolmabili”.

Tutto ciò significa – prosegue il sindaco – che la dialettica politica, anche se talvolta assume toni polemici, deve essere sempre ispirata a chiarezza, a trasparenza e al rispetto delle regole morali”.

Tanto dovevo alle interpretazioni preoccupanti che alcuni – soprattutto tra i giornalisti – hanno voluto dare alle mie dichiarazioni dimenticando il dibattito accesso che il giorno prima si era svolto nel Consiglio Provinciale”.