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Sant’Agata de’ Goti – “La ferrovia Valle Caudina è una occasione imperdibile per i nostalgici che potranno rivivere, come negli anni Trenta, l’ebbrezza di un viaggio-vintage alla folle velocità di 45-50 chilometri orari”.

Ad intervenire sulla questione relativa alla tratta ferrata Benevento-Napoli è Rosetta Rungi, candidata al Consiglio regionale tra le fila di “Allenza di Centro”.

“Non sappiamo se siamo al cospetto di una questione caratterizzata da scarsa perizia o da approssimazione.
O da entrambe. Registriamo, tuttavia 
 ancora Rungi – come la linea ferrata in questione sia chiusa al traffico dei mezzi da circa cinque mesi con conseguente, importante disagio per i tanti pendolari, lavoratori e studenti, costretti a trovare alternative per i rispettivi spostamenti”.

“Qualche candidato – insiste l’esponente saticulana – parla di programmi deluchiani che farebbero della “Valle Caudina” il baricentro delle comunicazioni ferrate, di merci e persone, in seno all’entroterra campana.
Sia chiaro, questo è quello che vorremmo anche noi.
La realtà, però, è che, in ben due circostanze, lungo questa linea, negli ultimi mesi, si sia avuto un doppio deragliamento di vagoni mentre i convogli procedevano ad una velocità irrisoria.
I due incidenti si verificarono il 13 Marzo ed il 21 Febbraio 2020 senza dimenticarsi un terzo episodio di “svio” che si era registrato ad Aprile 2019 in località Pantano.
E proprio in relazione a quest’ultimo episodio, la Direzione per le investigazioni del Ministero dei Trasporti – fonte “La Repubblica” – ha parlato, ad esito della sua indagine, di “un sistema di manutenzione inadeguato”.
Con riguardo agli ultimi due episodi, invece, ci interroghiamo: si tratta di problema dovuto al cedimento del carrello materiale rotabile “Alfa2”?
Di cedimento del binario, visti i lavori in corso su quella progressiva?
Ed, ancora, ulteriore quesito: dal 13 marzo, data dell’ultimo “sinistro” e della chiusura alla circolazione, ad oggi cosa si attende per assumere una decisione?
Piuttosto che vendere e svendere i soliti mirabolici programmi di De Luca, quindi, qualche candidato – 
incalza e chiude Rungi – rifletta su queste gravi ed imbarazzanti criticità.
E nell’attesa potenzi il servizio su gomma sostitutivo stante l’ingente numero di persone che si serviva della ferrovia in questione.
E che ora stanno facendo ricorso a mezzi propri finendo per intasare una strada – la Statale Appia – oramai giunta a saturazione con i suoi 40.000 veicoli in transito nelle 24 ore”