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Una vera e propria operazione di carattere culturale è stata avviata oggi. Piazza Cardinal Pacca è da stasera il nuovo baricentro cittadino, delle politiche di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. L’area diventa il baluardo di civiltà e di riscossa. L’opposizione consiliare, i partiti Pd e Movimento 5 Stelle, ma ora anche il mondo dell’associazionismo e della cultura, sia pur ancora timidamente, comincia a prendere posizione e a sentirsi in prima linea a difesa dell’identità storica di una città ultramillenaria. “Bene così, ma il cammino è lungo in un contesto non facile”, dicono gli stessi promotori della manifestazione di questo pomeriggio a tutela dell’area di scavo archeologico e di riscoperto del sottosuolo.

Noi oggi abbiamo la responsabilità di indire una conferenza dei servizi che si carichi sulle spalle il problema degli scavi di piazza Cardina Pacca e che apra la stagione dell’impegno per reperire i fondi necessari per incentivare le indagini archeologiche”, ha detto Angelo Moretti che insieme a Città Aperta e al resto delle sigle politiche ha organizzato l’happening a due passi dal Duomo, ma anche dall’Area Archeologica urbana, dal Teatro Romano, da quel che resta dell’Anfiteatro e dal Foro Boario – Santi Quaranta. La sua non è stata una voce isolata: infatti gli ha fatto da eco Luigi Diego Perifano.Abbiamo già raggiunto lo scopo di avere bloccato lo scellerato disegno di vedere qui un terminal bus che era una iniziativa urbanistica che non si riesce a comprendere. L’unione tra cittadinanza e politica può innescare una iniziativa unitaria per la valorizzazione di quest’area. Ci vorrà tempo e denaro ma soprattutto la volontà di non recedere dinanzi a decisioni del tutto fuori dagli schemi del buon senso”.

L’opposizione a Palazzo Mosti ha anche richiesto la convocazione di un Consiglio Comunale per un dibattito ampio per un filo unitario che riunisca tutte le forze politiche nella tutela dell’area archeologica. 

Una giornata che ha vissuto anche un’altra pagina importante. Mentre in piazza si inneggiava all’urgenza di non indietreggiare, a Roma l’onorevole Francesco Rubano di Forza Italia presentava una interrogazione parlamentare proprio per portare all’attenzione del Parlamento questo problema atteso che anche il Ministero della Cultura ha accesso i riflettori su questa vicenda.

In piazza Cardinal Pacca hanno poi parlato le associazioni. Aldo Sessa, il promotore di una raccolta di firme che ha contato 2502 adesioni per non fermare gli scavi e “trasformare l’area in un parco archeologico. Ben venga il finanziamento di 32 milioni da parte della Soprintendenza. Vogliamo sperare che non trascurino via Vico Bagni e nelle adiacenze del Teatro Romano. E’ auspicabile una campagna di indagine per la tutela e la salvaguardia dei ritrovamenti. La Soprintendenza e il Comune intervengano per un unico percorso di valorizzazione”. Rito Martignetti di Isidea  ha sottolineato: “Interrare per preservare con il risultato di dimenticare è il pericolo che si corre in questa piazza, quella più archeologica di Benevento che solo a Palazzo Mosti facevano finta di non sapere, forse. Bastava interpellare qualche storico per avere contezza. Stanno puntando sul riconoscimento Unesco della vai Appia ma come si può rinunciare a certi reperti?”