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Un saluto istituzionale che ha il sapore della relazione vera e propria quella del sindaco Mastella all’inizio dell’evento targato UniFortunato che ha portato il Ministro Salvini a Benevento. Carezze e stilettate senza mezzi termini, punti di accordo e attacchi diretti sui temi piu’ caldi della politica e non solo. Un intervento veloce prima di andare via per spostarsi a Roma per il compleanno della nipotina, “ci sono cose piu’ importanti come la famiglia e quindi anche la politica va in secondo piani di fronte a queste cose”.

Saluto con simpatia Salvini – ha iniziato il sindaco – col quale ho avuto anche momenti di asprezza politica. Come si diceva in un film in cui un politico americano fu arrestato e condotto in carcere e trovo’ tanti colleghi: sono contento di vedervi qui. A lui devo dire alcune cose importanti. Abbiamo la strada Caserta – Benevento che si ferma in Valle Caudina a causa della burocrazia, la Caianello ferma per un contenzione incredibile che non ci permette di mettere mano al primo lotto e neanche al secondo. Vorrei un suo impegno per mettere la parola fine a questa storia. Siamo, per fortuna, una città senza criminalità ma perché mancano le vie d’accesso. A noi servono le vie d’accesso per poter crescere ed essere in contatto. Sui treni per fortuna ci siamo ma ci dia una mano anche a definire i limiti di velocità sulla Telesina. Questo continuo sali e scendi crea incidenti, i sindaci dei comuni della zona intascano fior fiori di milioni con le multe e invito le istituzioni e lo stesso Ministro a indagare su come spendono questi soldi”.

Dal locale al nazionale e non solo il passo e breve e Mastella rincara la dose.

Politicamente l’Italia non può assentarsi sulla questione del Medio Oriente. È la terza guerra del Golfo e non possiamo farci difendere dagli americani. Rischiamo l’aumento dei prezzi, l’Italia deve andare lì a difendere come gli altri paesi. E per chiudere, sono d’accordo con lui quando parla del ponte sullo Stretto ma non sull’autonomia differenziata. Serve trovare condizioni di partenza uguali. Allo stato frega poco del sud d’Italia”.