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Un dietro front sul modello pensato da Clemente Mastella per il tramite del sindaco di Solopaca Pompilio Forgione per la gestione dell’acqua è stata chiesta con forza nel corso dell’ennesima riunione di amministratori pubblici e Comitati civici che si è svolta stasera presso l’Auditorium dei Cappuccini a Benevento. L’incontro era sta convocato per estendere quello che il Comitato acqua pubblica ritiene essere il messaggio adeguato da recapitare alla cittadinanza. In origine doveva essere un convegno con gli interventi di Vincenzo Iurillo, uno dei giornalisti d’inchiesta più bravi d’Italia, ma poi la sala Vergineo non è stata più concessa dalla Provincia e allora i promotori, Gabriele Corona e Giannicola Seneca, hanno virato sull’Auditorium dei Cappuccini insieme al sindaco di Baselice Lucio Ferella e Padre Alex Zanotelli. L’acqua deve rimanere pubblica”: questo lo slogan è il senso della lotta che il Comitato ha nuovamente illustrato. I tentativi di fare profitto devono essere respinti”: questo il leit motiv dell’impegno del Comitato che da sempre, e da stasera con ancora maggiore determinazione, portato avanti invece da Mastella. Una critica serrata al modello di gestione pubblico-privata imposta da Ente idrico campano a tutte le procedure messe in piedi da Sannio Acque che nell’ultima seduta, in mezz’ora, ha approvato PEF e statuto in meno di mezz’ora e poi la sentenza della Corte dei Conti della Campania che in 35 pagine ha bocciato nel merito la seconda  delibera del comune di Paduli , di fatto sconfessando molti altri comuni che hanno adottato lo stesso criterio. Insomma, ne viene fuori che le perplessità e le remore che erano di pochi stanno diventando le preoccupazioni di molti e questo imbarazza e molto Mastella che invece spinge perché si approvi pef e statuto una volta per tutte. Dal palco dei Cappuccini il sindaco Ferella torna a chiedere le dimissioni di Forgione e a De Luca il commissariamento del gestore sannita. La lotta è lunga”, ha detto Seneca, “ma noi abbiamo l’esempio di Napoli e della vicina Puglia che stanno a dimostrare che esiste una forma di gestione dell’ acqua che sfugge agli interessi e agli appetiti di chi ha deciso di impadronirsi del bene primario per eccellenza”. Presente  questa sera anche la consigliera comunale di Civico 22  Giovanna Megna  e l’ex senatrice del Movimento 5 Stelle Danila De lucia. Il presidente del Comitato  Acqua Bene Comune  ha esortato: “era semplice scegliere una formula interamente house. Hanno voluto fare altro. Forgione vuole andare avanti ma a questa proposta hanno aderito soltanto 19 comuni su 78. Lo stesso  sindaco di Faicchio nonchè presidente della Provincia ha deciso di non aderire a Sannio Acqua. Nutriamo qualche perplessità. Torniamo al Consiglio di distretto. Una politica sana e equilibrata può gestire l’acqua pubblica  rispettando il referendum del 2011″.  Il sindaco di Baselice Ferella è convinto: ” la delibera di Paduli bocciata dalla Corte dei Conti  ora molti  comuni in autotutela stanno annullando il deliberato, altrimenti sarà annullato tutto. Ne sono convinto. C’è stata molta superficialità sul piano acqua. Forgione si dimetta”.