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Benevento piange la scomparsa di un’altra giovane vita. Vitaly Volanchuck non c’è più, sconfitto da un brutto male che ha fatto cadere nello sconforto l’intero mondo del rugby sannita. Ventisette anni, ucraino d’origine, Vitaly poteva essere definito a tutti gli effetti un beneventano d’adozione. Era arrivato in Italia con la mamma, ha frequentato le scuole del capoluogo e si era avvicinato alla palla ovale ‘timidamente’, come ricorda la sua società, il Rugby IV Circolo Benevento. Quella timidezza – notata ai tempi delle giovanili – scompariva però quando l’arbitro fischiava l’inizio di ogni partita. Grintoso e vivace, risultava difficile da superare anche dopo il passaggio in prima squadra. Lo stesso atteggiamento lo ha avuto nella sua battaglia più importante, prima della notizia che mai avremmo voluto scrivere. 

“Il nostro è un saluto che immaginando il tuo faccione sorridente fa solo più rabbia”, scrive il Rugby IV Circolo.Vitaly è un ragazzone venuto dall’est, arrivato con la madre dall’Ukraina, che ben presto si è avvicinato timidamente al rugby presso il campo di via Compagna e da li, con il suo fare da ragazzone per bene, è entrato nel cuore di tutti.

Presto la famiglia del IV Circolo è diventata anche la sua famiglia sportiva, dalle giovanili fino alle apparizioni in prima squadra, quando c’era lui che suonava la carica, o si piantava in prima linea, per gli avversari erano dolori. Gli attestati di stima che stai ricevendo, in questo momento da chi ti ha conosciuto, sono solo la prova del grande cuore che avevi. Anche se un brutto male ti ha portato via fisicamente, non lascerai mai il ricordo di chi ha avuto la fortuna di averti a fianco… …ciao continua ad avanzare anche lassù…”