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Niente accorpamento con il Rummo ma, in deroga al Dm 70/2015, il rientro nell’ambito Asl. Questa la proposta forte formalizzata dal Consiglio Comunale di Sant’Agata dei Goti, riunitosi questa mattina in seduta straordinaria per discutere della questione Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. 

I lavori d’aula, dopo oltre due ore di discussione, sono terminati pochi minuti fa con la lettura, da parte del sindaco Carmine Valentino, di un deliberato votato all’unanimità dal parlamentino saticulano. L’atto sarà adesso trasmesso a tutte le autorità competenti in materia, dalla Asl alla Regione Campania fino al Ministero della Salute.

Nello specifico, la richiesta del Consiglio Comunale prevede la riprogrammazione del Sant’Alfonso Maria de’ Liguori quale presidio ospedaliero della Asl di Benevento e, nell’ambito della rete ospedaliera regionale, quale presidio ospedaliero di base ai sensi del Dm 70/2015, con attivazione del programmato Polo Oncologico. Richiesta inoltre la previsione, nel presidio ospedaliero di base, della disciplina di ostetricia e ginecologia, nel rispetto dei requisiti previsti in deroga.

E ancora, l’aula ha deciso che la conferenza dei capigruppo, allargata ai consiglieri, resterà permanentemente convocata per garantire una azione di vigilanza istituzionale, non escludendo il ricorso a ulteriori e nuove forme di mobilitazione. Una sottolineatura, quest’ultima, che riprende una proposta lanciata in aula dal consigliere di maggioranza Angelo Montella che aveva chiesto la sospensione di ogni attività istituzionale come forma di protesta forte e utile a sottolineare la vicinanza al Comitato in lotta e a sensibilizzare chi di dovere a fornire risposte immediate.

Il deliberato verrà trasmesso ora tutte le rappresentanze istituzionali ma anche a tutti i sindaci sanniti, a cui il Consiglio Comunale di Sant’Agata chiede ora una presa di posizione formale in sostegno della battaglia per l’ospedale.