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Benevento- Anche Benevento non si… Lega. O almeno una grosso branco di sardine beneventane ha detto chiaro e tondo che Matteo Salvini non piace. Riuscita la prima manifestazione sannita del movimento delle sardine, che stanno animando in questi giorni tante piazze italiane per dichiarare la propria opposizione all’ex Ministro dell’interno e alla Lega.

Le sardine sono pesci che riunendosi in grossi branchi sfuggono ai predatori: e proprio questo vuole simboleggiare questo movimento spontaneo nato dalla fertile fantasia di un giovane che ha sancito la nascita di questa nuova forma di partecipazione alla battaglia politica utilizzando le possibilità date dal “flash mob”. E proprio con un flash mob è stata riempita di sardine questa sera piazza Federico Torre. 

Oltre 300 uomini e donne, e persino bambini, ma la gran parte persone adulte si sono ritrovati attorno alle 18.00 in questa riunione spontanea proprio come sta succedendo in tante altre piazze italiane. Il dissenso contro il capo della Lega ha avuto anche in Città un carattere apartitico, ma è subito esploso il canto “Bella ciao”, definito anche il Canto dei partigiani” o comunque come la colonna sonora della Resistenza.

Ed in questo senso di resistere politicamente all’ideologia e agli slogan politici di Matteo Salvini, le sardine, comprese quelle beneventane, non si definiscono certamente “apolitiche”. Per le Sardine la politica è anche riunirsi per testimoniare opposizione a Salvini. Alcuni ragazzi aveva portato con loro strumenti musicali e questo ha contribuito a riscaldare l’ambiente. Chiunque voleva poteva parlare da un impianto di diffusione sonora che, probabilmente, ha vissuto giorni migliori, ma che comunque non ha dato una bella propria di sè.

Quello che si è riuscito a capire è che, come in tutta Italia, anche le Sardine beneventane, rifiutano la identificazione con questo o quel partito politico. A parlare a tutti, tra gli altri, è stata una cittadina di Pisa che ha detto di trovarsi a Benevento in vacanza e che ha voluto dire che lei non poteva accettare la linea politica portata avanti nella sua Città da un sindaco leghsita.

Ha preso anche la parola un bambino che era accompagnato dal nonno, il quale ha voluto spiegare che non si trovava a piazza Federico Torre per se stesso, ma proprio per il nipotino. Presente anche l’ex sindaco di Arpaise, Mena Laudato, che ci ha lasciato questa dichiarazione: “Le organizzazioni dei partiti sono vecchie e farraginose , occorre smuovere le coscienze. Noi vogliamo affrontare problemi seri come il Mezzogiorno, la disoccupazione e le aree interne. Dovrebbe essere all’ordine  del giorno ma c’è una sorta di addormentamento” . Quindi ha precisato: ” Sono un’avversaria di Salvini, ma  i giovani devono capire che l’uguaglianza, la libertà e i valori antirazzisti devono essere prioritari. Occorre darsi una mossa darsi una mossa, altrimenti la Lega vincerà anche al Sud e in alcune città già lo fa”.