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Dalla conduzione del Tg1 alla presidenza del Parlamento Europeo. Nella giornata di ieri l’eurodeputato del Pd David Sassoli è stato eletto alla guida dell’assemblea di Strasburgo. Un incarico di prestigio per un politico prestato al giornalismo per tanti anni.

Molti i media che in queste ore ne stanno tracciando il ritratto, ricordando la lunga carriera in casa Rai, dagli esordi come inviato di cronaca per la terza rete fino al ruolo di vicedirettore del principale telegiornale italiano. Una parentesi importante, quella vissuta negli studi di Saxa Rubra, ma è la politica la prima passione di Sassoli, negli anni ottanta assoluto protagonista della rivolta giovanile all’interno della Dc. Ed è proprio in quegli anni che i destini di Sassoli e Clemente Mastella si incrociano. E non si tratta di un incontro fugace. Proprio l’attuale inquilino di palazzo Mosti, infatti, da capo dell’ufficio stampa della Democrazia Cristiana lo assume nella sua squadra di comunicatori, da dove poi spiccherà il volo verso la Rai.

Lavorava con me, poi è stato anche a Benevento. Un ragazzo che si segnalava per compostezza e intelligenza” – racconta Mastella. “Oltre David, dalla nidiata che era con me nell’ufficio stampa sono venuti fuori anche attuali collaboratori del presidente Mattarella. Di quel periodo ricordo con particolare piacere le due serate settimanali che trascorrevamo assieme a Roma, in compagnia anche di un amico sfortunato, Roberto Ruffilli. Con lui e con i ragazzi che lavoravano con me si andava sempre dai fratelli Picchioni, una pizzeria un po’ particolare perché i due proprietari facevano entrare soltanto le persone che suscitavano loro simpatia. Se qualcuno non gli piaceva si inventavano la scusa che la sala era piena e non si entrava. Per anni, fino alla morte di Ruffilli, siamo andati sempre là”.

Quanto alla sua elezione – conclude il sindaco di Benevento – mi ha fatto molto piacere ascoltare la citazione di Moro nel discorso d’esordio. Entrambi eravamo grandi ammiratori del Presidente”.