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Secondi interminabili, poi il lieto fine. Nel durante, tanta apprensione, emozioni e stato d’animo condizionato dai gesti di chi era ad un passo dal protagonista della vicenda. Mani nei capelli, sguardi rivolti verso il cielo per i più suscettibili, contributo fattivo per chi invece con coraggio ha provato a dare una mano, nel vero senso della parola. Da Stefano Mastroianni a Manuel Scavone, diciannove anni dopo. Nel mezzo tanti altri episodi, qualcuno finito in tragedia. Per i sanniti una storia che si ripete e ricordi che tornano inesorabili: testimoni oculari quel 19 marzo 2000 al Santa Colomba durante Benevento-Gualdo, ieri invece spettatori da casa di un Lecce-Ascoli che, in pratica, non si è mai giocato. 

L’antefatto è lo stesso, fortunatamente anche il finale. Stefano Mastroianni impattò con Giampaolo Saurini (attuale allenatore della primavera del Napoli) e finì al suolo privo di sensi, il resto è indelebile nella mente di tutti i presenti allo stadio: le mani nei capelli di capitan Pedro Mariani, l’intervento dell’eroe di giornata Emiliano Dei che contribuì in maniera decisiva ad evitare una nuova tragedia sportiva. Il suo guanto a fare da presa per la lingua di Mastroianni poi, una volta caricato sull’ambulanza, il pugno a mo di sfogo verso il finestrino del 118, tra gli scroscianti applausi di uno stadio, fino a quel momento, avvolto da un religioso silenzio.

A Lecce, gli angeli custodi di Scavone sono stati altri due ex sanniti, Amato Ciciretti e Marco Mancosu, bravissimi a non perdere la bussola in un momento così concitato. I due lo hanno aiutato ad estrarre la lingua, salvando la vita al ragazzo, il cui battito cardiaco era sceso addirittura a 20. In entrambi i casi, polemiche sul “pronto” intervento dell’ambulanza: a Benevento il mezzo dei vigili del fuoco ed il pannello pubblicitario della pay-tv rallentarono le operazioni. Ieri, più o meno stessa storia: giro a lungo del 118 per poter entrare sul terreno di gioco, circondato dai ledwall pubblicitari difficili da dribblare.

Unica variante, il prosieguo: a Benevento la gara continuò pro forma fino al pari finale, in attesa di notizie dall’ospedale “Rummo” di Benevento: lo speaker annunciò che Stefano Mastroianni era fuori pericolo ma i ritmi della gara non cambiarono affatto. Ieri a Lecce la gara, in pratica, non ha mai avuto inizio ed il direttore di gara dopo un lungo consulto telefonico con il presidente della Lega di B Mauro Balata, ha mandato tutti a casa.