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Quando viene ufficializzata l’allerta meteo, lo studente sannita d’istinto chiude i libri ed esulta manco avesse ricevuto un invito ad uscire dalla tipa dell’ultimo banco. Perché sa che può iniziare il countdown, quei minuti interminabili che separano dall’ordinanza del sindaco Mastella che ufficializza la chiusura delle scuole.

In questa occasione, gli studenti beneventani hanno ottimizzato il risultato: con 24 ore di allerta, si sono portati a casa due giorni di ‘festa’, che dieci giorni dopo le riprese delle ‘ostilità’ post natalizie è un nuovo rallentamento delle attività scolastiche che ne mina la continuità.

Questa mattina è toccato ai genitori vestire i panni degli esperti di meteo, valutando se le attese ‘eoliche’ sono state mantenute: alle ore 9 una pioggerellina che viene giù lenta e sottile, a tratti beffarda. Il vento non sembra così forte da spettinare, ma il traffico regolare e scorrevole in centro vale più di tante ordinanze.

Se lo studente ride e il genitore impreca, qualcosa non torna dal punto di vista cromatico: allerta meteo, gialla, arancione o di qualunque altro colore, manda spesso in confusione le amministrazioni comunali. Perché Mastella è parafulmine di tanti sindaci che adottano gli stessi provvedimenti quando si prospettano situazioni similari.

Le previsioni restano tali e spesso non confermate, del tempo di domani non c’è certezza. L’unica, indissolubile ed incontrovertibile è che le scuole a Benevento chiudono alla prima allerta meteo.