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Benevento – “Io non escludo nulla”: questa la risposta di Mario Pasquariello, assessore comunale ai Lavori Pubblici del Comune di Benevento, alla domanda sul regolare inizio dell’Anno scolastico, in considerazione delle ventilate chiusure di alcuni plessi che non sarebbero sicuri dal punto di vista della staticità e della tenuta in caso di terremoto. Il problema è insorto dopo il 16 agosto scorso e cioè dopo la scossa avvertita in Molise e nel Sannio. Da non sottovalutare, inoltre, il crollo del ponte Morandi sull’Autostrada genovese e la conseguente richiesta del Ministero delle Infrastrutture di una verifica a tappeto di ponti e viadotti su strade statali, regionali, provinciali e comunali da completarsi entro il 31 agosto. Il sindaco Clemente Mastella ha così ordinato ispezioni in tutti gli edifici scolastici, replicando quanto ordinato appena eletto a Palazzo Mosti due anni or sono.

Oltre alla verifica del ponte San Nicola, certamente ben più modesto in quanto a proporzioni di quello genovese, le ispezioni hanno interessato anche le scuole. Secondo alcune indiscrezioni, i tecnici sarebbero orientati a tenere chiusi quattro edifici scolastici tra i più importanti della città, che offrono le aule a quasi duemila piccoli studenti. Una chiusura preventiva, in attesa dei lavori di consolidamento statico e di ripristino. Pasquariello ha dichiarato a questo proposito: “Stiamo attendendo per le prossime ore una relazione completa ed esaustiva dai nostri tecnici che abbiamo incaricato in queste ore di effettuare sopralluoghi. Loro dovranno assumersi la responsabilità di dirci il reale stato di salute di questi Istituti. Al momento ogni ipotesi è prematura”.

L’assessore ha parlato di vetustità delle scuole del capoluogo  sannita: “I Comuni molti spesso sono inermi. Noi abbiamo presentato 19 progetti degli istituti scolastici e 4 progetti al Miur, ma fino a che arriveranno i fondi ci vorrà molto tempo”. Il primo cittadino, intanto, ha richiesto l’intervento del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, girando tale invito anche al Ministero dell’Istruzione. Il motivo è da ricondurre a un possibile incontro con i sindaci dei capoluoghi  della provincia per cercare di trovare soluzioni per i territori a rischio sismico. Pasquariello ha poi affermato che, a tal proposito, era già presente uno studio dell’Unisannio, precisando che non c’era però nessuna valenza scientifica: “Era solo un’indicazione e non era positiva”.

Infine l’assessore ha voluto riservare un commento al Presidente della Provincia Claudio Ricci, il quale ha dichiarato di non nutrire particolari timori per le Scuole della Secondaria superiore gestite dalla Provincia, ben 18 delle quali situate in città. “Io invidio chi ha il coraggio di dire che ci sono 52 scuole e sono tutte a posto. Nello stesso tempo, però, partecipa ai bandi per ottenere fondi di adeguamento scolastico o addirittura di abbattimento di alcuni edifici. C’è qualcosa che non quadra”.