- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Mesi di maltrattamenti e violenze alla sua compagna che alla fine, dopo averlo perdonato mille volte, si era decisa a chiedere aiuto ai carabinieri. Per questo è stato condannato a due anni di carcere, Giuseppe Vigone, 51enne di Montesarchio ma residente a Sant’Agata dei Goti, accusato di maltrattamenti e violenza alla convivente, una 47enne di Moiano (avvocato Teresa Meccariello).

I fatti sono successi tra il 2020 e il 2021. L’uomo sottoponeva la compagna a violenze fisiche con schiaffi, pugni, calci e anche violenze psicologiche con ingiurie del tipo: “Sei una malata mentale, non servi a niente, vai ad impiccarti”. Il 51enne terrorizzava la donna e la minacciava di morte di continuo, in alcuni casi costringendola anche a subire rapporti sessuali. In un’occasione, pazzo di rabbia, le aveva lanciato il cellulare in faccia facendola cadere per terra e in un’altra aveva anche afferrato la donna per i capelli per impedirle di uscire di casa.

Nell’ultimo episodio, dove l’uomo era stato tratto in arresto, la donna si era rifiutata di avere un rapporto sessuale e l’imputato aveva tentato di afferrarla per il collo ma la donna era riuscita a divincolarsi. L’uomo le aveva anche detto: “Se vengono un’altra volta i carabinieri ti faccio quello che ti ho promesso: ti spezz e cosce!”.

Ora la sentenza del giudice Perrotta del Tribunale di Benevento, che ha condannato l’uomo a due anni di reclusione. Il 51enne è già in carcere presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere per scontare un altro reato.