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Bolzano – L’aveva assaporata Fabio Cannavaro la prima vittoria da allenatore del Benevento. Aveva creduto la Strega di poter ritrovare un successo che manca ormai dal 3 settembre, giorno della trasferta di Venezia. Quello che poteva essere un “brodino caldo” per i giallorossi, avanti con il primo gol di Pastina, si è invece trasformato in una beffa. Alla fine, anzi, viene quasi da accontentarsi per il pari maturato sul campo di un Sudtirol capace di pareggiare con un’altra prima volta, la zampata di Zaro, e di sfiorare il sorpasso con Pompetti.

Non si poteva chiedere di più a un Benevento incerottato e ancora lontano dall’essere la squadra immaginata dal suo nuovo nocchiero. Nonostante le assenze di Veseli e Glik, Cannavaro sceglie di confermare il 3-4-2-1, consegnando in avanti le chiavi dell’attacco a Simy in virtù dello stop di Forte. La presenza del nigeriano spinge i giallorossi ad affidarsi spesso al lancio lungo, il risultato è un primo tempo all’apparenza tranquillo per Poluzzi, come era capitato una settimana fa a Guarna dell’Ascoli. Al 39′, invece, Ciano disegna un arcobaleno sul secondo palo, dove Pastina trova la pentola d’oro realizzando il suo primo gol tra i professionisti. Un lampo in una prima frazione non bella, caratterizzata soprattutto dalle tante “legnate” in mezzo al campo .

Nella ripresa la Dea Bendata si ricorda di non averci ancora messo lo zampino e Cannavaro si ritrova costretto a sostituire Simy, non al meglio della condizione. Dentro Farias e la diretta conseguenza è ammirare una squadra che abbassa il proprio baricentro, preferendo gestire la gara invece di affondare il colpo. Un errore, come quello che commette Masciangelo, pescato dalla panchina per far rifiatare Letizia e finito col farlo rimpiangere. Il più “piccolo” della compagnia si ritrova nella sua zona il gigante Zaro, facendosi bruciare dal difensore sul traversone di Casiraghi. Succede al 39′ del secondo tempo, fermando il cronometro allo stesso minuto di Pastina. Un gol frutto di un’idea precisa, considerando i tanti palloni messi al centro dalla formazione di Bisoli, spesso stoppata dal solito Paleari.

Quando non puoi vincere, devi accontentarti di non perdere“, furono le parole post Ascoli di Cannavaro, probabilmente, però, è arrivato il momento di dare una sterzata alla stagione e alla classifica. 

Sudtirol-Benevento 1-1

Reti: 39’pt Pastina, 39’st Zaro

Sudtirol (4-4-2): 1 Poluzzi; 26 De Col, 19 Zaro, 55 Masiello, 2 Berra; 30 Crociata (1’st 10 Carretta), 21 Tait (25’st 23 Pompetti), 14 Nicolussi, 11 D’Orazio (1’st 17 Casiraghi); 90 Odogwu, 9 Mazzocchi (47’st 24 Davì). A disp.: 22 Iacobucci, 29 Marano, 4 Curto, 5 Vinetot, 6 Barison, 37 Capone, 88 Schiavone. All.: Pierpaolo Bisoli

Benevento (3-4-2-1): 21 Paleari; 33 Leverbe, 96 Capellini, 58 Pastina; 16 Improta, 7 Karic (22’st 80 Koutsoupias), 4 Acampora (1’st 27 Schiattarella), 3 Letizia (22’st 5 Masciangelo); 8 Tello, 28 Ciano (42’st 20 La Gumina); 25 Simy (7’st 10 Farias). A disp.: 12 Manfredini, 22 Lucatelli, 14 Thiam Pape, 18 Foulon, 30 Basit, 37 Veltri, 72 Vokic. All.: Fabio Cannavaro

Arbitro: Francesco Meraviglia di Pistoia

Assistenti: Fabiano Preti di Mantova e Domenico Fontemurato di Roma 2

IV ufficiale: Sajmir Kumara di Verona

Var (AVar): Luca Zufferli di Udine (Matteo Gualtieri di Asti)

Ammoniti: Tait, Pompetti per il Sudtirol, Karic, Schiattarella, Masciangelo, Pastina, Tello per il Benevento

Note – Recupero: 1’pt, 4’st. Fuorigioco: 2-0 per il Sudtirol. Angoli: 6-3 per il Sudtirol