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Benevento – Il lavoro sul campo è iniziato da poco, tanta curiosità per il nuovo corso targato Camorani. Curiosità anche per come si sta muovendo il direttore Magliulo, alla ricerca del giusto mix tra atleti di belle speranze ed esperti che possano aiutare a crescere. Il palcoscenico è nuovo, difficile e blasonato: l’Eccellenza. Quella che appartiene alla Forza e Coraggio che si appresta a rivivere i fasti di un tempo ma con un occhio all’economia e alla valorizzazione. Mai un passo più lungo della gamba, questa è la prerogativa del del nuovo gruppo dirigenziale.

Nella mente degli appassionati risalta subito l’immagine della società beneventana di Massimo Taddeo, quella che la faceva da protagonista in questi campionati, un anno sì e l’altro pure. Il nuovo corso, di sicuro, ha ambizione e voglia, può pensare di tornare protagonista, ma lo vuol fare seguendo il proprio passo.

Veder tornare la Forza e Coraggio – così inizia Massimo Taddeo – in un torneo come l’Eccellenza non può che far piacere. E questo vale per gli sportivi in generale e a me in particolare che ho un legame fortissimo con questa società. Si torna a pensare a una squadra che può dare lustro alla società”.

Sono lontani i tempi della società del presidente Taddeo, di acqua sotto i ponti ne è passata abbastanza. Il nuovo corso è diverso, ma non è detto che non si possa ripercorrere una strada assolutamente interessante.

Il mio è un tempo passato che non ritornerà. Va vissuto il momento attuale del calcio. Ed è per questo che assume un valore più importante il salto in Eccellenza, a prescindere dal fatto che sia arrivato senza il verdetto del campo. La strategia adottata, poi, è quella che ha portato i suoi frutti. Lanciare i giovani ha dato un grande contributo a questo salto e il merito è tutto di chi guida questa società”.

Il tempo attuale è quello che ha il volto di Camorani e la competenza di Magliulo.

Il mister non lo conosco benissimo ma mi è sembrato essere una persona molto umile che non si fa scudo del suo passato importante da giocatore. Vuole farsi strada col lavoro e non col nome e questa è la prerogativa giusta per ottenere risultati. Magliulo? E’ la più bella scoperta di questa Forza e Coraggio. E’ un ragazzo che affronta l’esperienza da calciatore e da diesse con la stessa passione. La sua conoscenza maturata con anni di carriera lo ha portato ad avere contatti importanti e quindi ad avere la capacità di scovare e portare in giallorosso giovani che faranno bene. Sta dimostrando di avere occhio lungo in queste cose. Comunque qualcuno di esperto arriverà, ma non bisogna dimenticare che la Forza e Coraggio è in Eccellenza proprio per questa politica”.

C’è un unico neo in questa chiacchierata con l’ex presidente Taddeo, il campo di gioco.

E’ un problema annoso quello del terreno. Le strutture a Benevento sono centellinate, stracolmi. Il tutto nasce da mancate intese, senza girarci attorno, e incastri con orari che non si trovano. A Ponte la Forza e Coraggio avrà trovato maggiore disponibilità ma è un grosso neo. Una società storica che non gioca in città è un pugno nell’occhio. Non aver trovato un incastro per far giocare la squadra cittadina in una struttura beneventana lascia l’amaro in bocca”.

Parole dolci per la sua vecchia creatura, con una chiosa che rappresenta una verità incontrovertibile.

Ciò che di buono è stato detto fino a ora e fatto dai protagonisti, dovrà avere, poi, il riscontro del campo. Certo alcune cose rimarranno a prescindere, progetto e linee guida, ma poi saranno i risultati a fare la differenza. Sono fiducioso perchè società, staff tecnico, un preparatore come Enrico Limone che è un valore aggiunto, e squadra sapranno dare il massimo per questi colori”.