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Benevento – I tesori longobardi in vetrina al Museo Diocesano di Benevento. E’ stata presentata oggi pomeriggio la mostra “Scritture in-colte. Testimonianze di strumenti per la comunicazione”, curata dal Comune in collaborazione con l’ufficio Beni Culturali della Diocesi. 

A presentare l’evento, che si inserisce nel nuovo progetto dell’Associazione di Italia Langobardorum, sono stati il Responsabile dell’ufficio Diocesano Beni Culturali, don Mario Iadanza, l’Arcivescovo di Benevento, monsignor Felice Accrocca, il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e l’assessore alla Cultura, Rossella Del Prete, insieme all’architetto comunale Pasquale Palmieri (referente tecnico per Italia Langobardorum) e all’architetto Riccardo D’Uva di Arguzia s.r.l.

La mostra beneventana fa compagnia ad altri quattordici eventi di natura simile che saranno presentati martedì 29 gennaio a Roma all’interno di un cartellone che si pone l’obiettivo di diffondere la conoscenza della cultura longobarda attraverso la valorizzazione delle singole realtà museali dei vari siti Unesco caratterizzati da influenze longobarde. 

In particolare l’evento presentato presso la cattedrale di Benevento comprende quattro manoscritti, una serie di immagini fotografiche della porta di bronzo, due reliquiari e il fac-simile di un rotolo di exultet, canto liturgico esibito nella solenne Veglia pasquale da un diacono o un cantore.

“Poche testimonianze ben scelte – precisa don Mario Iadanza -. In particolare il rotolo di exultet è uno strumento di comunicazione multimediale, precursore di tanti altri, in quanto mette insieme la musica con le immagini. Si tratta del canto ce annuncia la resurrezione di Cristo. Il diacono, dopo l’accensione del cero, faceva risuonare le note mentre il rotolo si svolgeva e i fedeli potevano così intuire l’andamento del rito liturgico guardando le immagini. I primi rotoli di exultet furono prodotti proprio a Benevento, quello in mostra è un fac simile che riproduce fedelmente l’originale. Per quanto riguarda i manoscritti, abbiamo l’onore di ospitarne diversi che testimoniano l’estensione della scrittura Beneventana, capace di spingersi oltre l’Adriatico”.

Clemente Mastella, nel ribadire la soddisfazione relativa all’evento, ha colto l’occasione per puntare il dito contro due delle strutture che circondano proprio il duomo per poi passare la parola all’assessore alla Cultura, Rossella Del Prete: “L’Associazione Italia Langobardorum è attiva dal 2011 ma è stata spesso poco sfruttata da Benevento, che ne fa parte insieme agli altri sei luoghi d’Italia. Nel prossimo biennio saremo vice-presidenti dell’associazione, dobbiamo sfruttare quest’occasione. Siamo a buon punto, ma di sicuro dobbiamo migliorare”

Monsignor Accrocca, infine, ha espresso un augurio per la città, oltre che un’esortazione a puntare sulla cultura per gettare le basi per una crescita: “Ci sono alcuni strumenti di comunicazione che la chiesa ha inventato ante litteram. Tutto questo si può vedere nella mostra, ma è un elemento dei tanti che vogliamo utilizzare per contribuire alla valorizzazione del patrimonio beneventano. La cultura è una delle strade che deve seguire questa città per risorgere anche economicamente, perché con la cultura si mangia. E’ sbagliato dire il contrario“.