- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Quello che era stato presentato come un intervento tecnicamente riuscito si è rivelato una tragedia. Troppo crudele per essere compreso il destino di Giuseppe Izzo, 28enne beneventano stroncato da una emorragia all’ospedale Cisanello di Pisa. Il viaggio in Toscana faceva rima con speranza. Il principale policlinico pisano era considerato da tanti il posto giusto per sconfiggere il tumore alla tiroide, il male contro cui il povero ragazzo e la sua famiglia lottavano da tempo.

Aspettative positive alimentate da una operazione che sembrava riuscita. Dopo il passaggio in rianimazione, il giovane paziente era stato pure trasferito in corsia. “Un decorso serio ma lineare” – scrive oggi Pietro Barghigiani dalle colonne de ‘Il Tirreno’. Poi, d’improvviso, il buio.   

“Ha avuto un’emorragia, non ce l’ha fatta” e per i genitori di Giuseppe è cominciato l’incubo. Cosa è successo? Come è successo? Fatalità o altro? Interrogativi che ora la magistratura dovrà chiarire.

I genitori hanno infatti presentato un esposto. “Il fascicolo è già stato inviato in Procura per la valutazione delle eventuali responsabilità” – si legge dal quotidiano toscano. Considerata ovviamente scontata, a questo punto, l’autopsia – che verrà disposta nelle prossime ore – e l’iscrizione nel registro degli indagati per i medici che si sono occupati del giovane.

Intanto a Benevento dolore e ricordi continuano a rincorrersi tra le vie della città e attraverso i social. Giuseppe era conosciutissimo nel capoluogo. Dal teatro al calcio passando per il suo impegno nell’associazionismo cattolico, molti hanno avuto modo di rapportarsi con un ragazzo dal sorriso facile e dalla disponibilità innata. E tutti ora lo aspettano per abbracciarlo una ultima volta.