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L’Università degli Studi del Sannio parteciperà anche quest’anno a UniStem Day – Giornata europea di divulgazione della ricerca sulle cellule staminali, in programma venerdì 10 marzo, a partire dalle ore 9, al polo didattico del Dipartimento di Scienze e Tecnologie in Via dei Mulini. L’evento sarà incentrato sull’infinito viaggio della ricerca scientifica.
UniStem Day è il momento nel quale in 87 atenei e istituti di ricerca di 14 Paesi nel mondo verranno discusse le ultime scoperte nel campo delle cellule staminali. È il più grande appuntamento intercontinentale dedicato alla divulgazione della ricerca sulle cellule staminali, rivolto agli studenti delle scuole superiori. Il coordinamento generale dell’evento è affidato alla professoressa e senatrice a vita Elena Cattaneo con il team di UniStem, il centro di ricerca sulle cellule staminali dell’università degli studi di Milano.

L’evento UNISANNIO si aprirà in call conference con l’Università degli Studi di Padova e con la Universitat de Barcelona e vede la partecipazione di 300 studenti che, a partire dalle cellule staminali, verranno coinvolti su tematiche attinenti alle biotecnologie e al gender gap nell’area STEM (science, technology, engineering and mathematics).
Hanno risposto all’appello UNISANNIO il Liceo Classico Giannone, IIS Virgilio e IS Palmeri Rampone di Benevento, il Liceo Pietro Paolo Parzanese di Ariano Irpino e il Liceo Classico/Scientifico A. Lombardi di Airola.

Grazie all’intervento di ricercatori quali il dr. Pasquale Piccolo, dell’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (TIGEM), Pozzuoli (NA), la dott.ssa Gemma Florio, dell’Istituto di genetica e biofisica “Adriano Buzzati Traverso” CNR (NA) e la prof.ssa Raffaella Faraonio, del Dipartimento di Medicina molecolare e Biotecnologie mediche “Federico II” (NA), il prof. Pasquale Vito e la prof.ssa Maria Moreno condurranno gli studenti alla scoperta di come la conoscenza sempre più approfondita della biologia delle cellule staminali ha permesso, in questi ultimi venti anni, lo sviluppo di tecniche innovative e mirate che vedono l’utilizzo di queste cellule per la cura e la prevenzione delle malattie, e di come in un sistema molto complesso quale quello del neurosviluppo e delle malattie genetiche associate sia stata chiave di volta lo strumento del gene targeting, grazie alle cellule staminali e alla tecnologia del DNA ricombinante. E ancora si parlerà di come la generazione e l’utilizzo di diversi tipi di modelli murini ingegnerizzati abbia permesso una serie di scoperte e informazioni utili per gli studi di neuroscienze, e perchè le cellule staminali sono coinvolte nei meccanismi alla base del processo di invecchiamento e le biotecnologie sono la base del futuro nel rispondere alle sfide urgenti della salute.

Gli studenti potranno osservare esempi pratici di esperienze dirette di applicazione della ricerca biologica.