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Dieci anni per Giuseppe Maglione: questa la sentenza del Tribunale di Benevento per il 26enne di Montesarchio (avvocati Vittorio Fucci e Cosimo Servodio), arrestato la notte dell’8 dicembre 2022, imputato di tentato omicidio pluriaggravato da 3 circostanze: premeditazione, futili motivi, e menomata difesa della vittima. Il giovane aveva ridotto in fin di vita Emilio Arpaia, un 30enne del posto tanto da rendere necessario il trasferimento in elicottero presso il Policlinico di Napoli. L’episodio in via San Martino a Montesarchio. Un battibecco iniziato dentro a un locale nel corso di una normale serata di movida in Valle Caudina. Poi la violenta lite. Ventidue le coltellate inflitte al ragazzo in varie parti del corpo, soprattutto all’altezza del torace e del petto.

Dopo un articolato dibattimento, all’udienza conclusiva a seguito delle richieste di condanna del Pm Dott.ssa Capitanio e dell’avvocato di parte civile che aveva chiesto la condanna al massimo della pena (21 anni comprese le aggravanti) e dopo 4 ore di discussione degli avvocati Vittorio Fucci e Cosimo Servodio, difensori del Maglione, il collegio accogliendo parzialmente la tesi difensiva, con la concessione delle attenuanti equivalenti alle 3 aggravanti, lo ha condannato alla pena di solo 10 anni di reclusione. La difesa proporrà appello nei confronti della sentenza per continuare a sostenere l’ ipotesi principale della legittima difesa. Si ricorda che  Maglione fu subito scarcerato qualche mese dopo l’arresto e si trova da un anno e 2 mesi agli arresti domiciliari, fuori dal carcere.

LA VICENDA

Secondo una prima ricostruzione, quando i Carabinieri sono intervenuti in via San Martino a Montesarchio, allertati per quello che era stato segnalato come un incidente stradale, hanno trovato la vittima in una pozza di sangue. Nessun incidente d’auto: l’uomo, il 30enne era stato accoltellato. Uno dei militari avrebbe prestato i primi soccorsi praticando un massaggio cardiaco, mentre arrivava l’ambulanza che ha trasportato il malcapitato in ospedale a Benevento. Da lì il trasferimento d’urgenza in elicottero, a Napoli: un intervento chirurgico gli ha salvato la vita. Il 30enne, padre di una bambina, fino a qualche anno fa gestiva un locale proprio nella cittadina caudina. Le indagini avevano portato al fermo di Giuseppe Maglione di Montesarchio, che, su richiesta della Procurata della Repubblica di Benevento, era stato rinchiuso nel carcere del capoluogo sannita.