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Fiorentina-Benevento sarà una partita speciale anche per Lorenzo Venuti. Il terzino viola incrocerà la strada dei giallorossi dopo i due anni vissuti nel Sannio tra gioie e dolori. Prima la promozione in A, poi la stagione da dimenticare che fece ripiombare la Strega tra i cadetti, ma per lui non ci sono dubbi: “Benevento mi è rimasta nel cuore. La città, le persone, le amicizie che vanno oltre il calcio”, ha dichiarato al quotidiano La Repubblica. 

Un biennio sa regalare tanti ricordi, il più intenso è legato proprio a Fiorentina-Benevento, gara che in A ha vissuto solo un precedente giocato in Toscana ma dai contenuti decisamente densi: “Dopo la morte di Astori incontrammo proprio la Fiorentina, non ho mai conosciuto Davide ma ricordo benissimo quella gara e quando mi fecero appendere la sciarpa del Benevento fuori dallo stadio. Furono momenti  toccanti”. 

Dopo il Sannio è arrivata l’esperienza di Lecce (con altra promozione in A) e il ritorno alla base alla Fiorentina, club proprietario del suo cartellino. Venuti è alla sua seconda stagione viola e conserva grandi aspettative sul lavoro di Prandelli: “Ci ha fatto un discorso iniziale parlando di Ribery e della gara di Champions con il Bayern Monaco del 2010. Ecco, in quella sfida c’ero anche io, ma facevo il raccattapalle sotto la curva Ferrovia. Ricordo bene il gol di Vargas e purtroppo anche quello di Robben. Ero a contatto con i miei idoli, toccavo il cielo con un dito”. 

L’avvio di stagione non ha soddisfatto la proprietà che ha deciso di esonerare Iachini: “Quando si cambiano gli allenatori tutti devono farsi un esame di coscienza, a partire da noi calciatori. Come squadra abbiamo dato sempre tutto, la speranza è che con Prandelli si possa aprire un ciclo molto lungo”.