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Benevento – Un cammino a braccetto. La promozione dalla serie B alla A e adesso il medesimo obiettivo da perseguire, anche se una si ritrova avvantaggiata rispetto all’altra. Verona e Benevento stanno lottando per evitare il ritorno tra i cadetti. Separate da nove punti, le due compagini hanno tuttavia deciso di percorrere strade diverse in sede di mercato. Gli scaligeri hanno “puntellato” la rosa, perdendo pedine importanti come Caceres, Bessa e Pazzini. I sanniti hanno invece operato una vera e propria rivoluzione. Un aspetto evidenziato dal tecnico veneto Fabio Pecchia, intervenuto a “Ghe la Femo“, in onda su Telenuovo.

I nostri giocatori hanno molta fisicità non puntiamo solo sulla tecnica: penso a Buchel o Fares“, ha dichiarato l’ex centrocampista del Napoli, “la dirigenza punta al risultato sportivo ma ha un occhio di riguardo per la gestione finanziaria. La società è strutturata, merita di stare in Serie A. Sono fiero e contento dei miei giocatori. Non ci sono stati investimenti? Questo non vuol dire che se spendi tanto poi hai molte più possibilità di salvarti. Basta guardare il Benevento quanto ha speso e quanti punti ha fatto fino ad ora“. Un giudizio veritiero, magari, lo darà lo scontro diretto in programma il prossimo 4 marzo al “Ciro Vigorito“.

Spendere, insomma, non è prerogativa di successo ma per Pecchia i giochi non sono chiusi: “Il campionato è ancora aperto. L’andamento fuori casa è buono per una squadra che deve salvarsi, ora bisogna assolutamente fare meglio in casa. Ho fatto anche io degli errori, certamente potevo fare meglio certe cose. Il mio calcio punta sempre a vincere: che arrivi con possesso palla o con tre contropiedi non cambia nulla. Mi adeguo ai giocatori che sono arrivati. Ci difendiamo spesso bassi perchè sei costretto da alcune situazioni. Giocare contro la forza che ha la Roma o il Napoli non è facile. Ti impediscono di fare il tuo gioco. Dobbiamo cercare di trascinare il nostro pubblico“.