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Si è svolto questa mattina sulla pagina Facebook dell’Ente Parco un webinar dal titolo: “Verso il Geoparco del Taburno Camposauro”.

Si è trattato di un’occasione per fare il punto in vista della presentazione del dossier di candidatura. Se tutto proseguirà senza problemi, saremo il primo parco regionale in Italia a candidarsi per diventare un Geoparco Unesco.

 “Riteniamo – ha spiegato Alessio Valente ricercatore in geologia stratigrafica presso il dipartimento di scienze e tecnologie dell’Università del Sannio – che il patrimonio geologico di quest’area appenninica della Campania, in stretta connessione con quello naturale e culturale possa svolgere un ruolo trainante nello sviluppo di questo territorio”.

 “Bisognerà – ha aggiunto il professore Valente – rendere le comunità locali orgogliose della Regione in cui vivono. Quest’orgoglio potrà favorire la nascita d’imprese, specialmente intorno ai rinomati prodotti locali, generando nuove fonti di reddito attraverso il geoturismo”.

Il Parco Regionale del Taburno Camposauro possiede tutte le caratteristiche per aspirare al conferimento del riconoscimento Unesco Global Geoparks ha ribadito il consigliere regionale della Campania, Mino Mortaruolo: “In questi anni con il Presidente Caturano abbiamo lavorato sinergicamente per mettere in piedi un’ampia strategia di sviluppo sostenibile, dall’approvazione in consiglio regionale di una legge a mia firma per la valorizzazione della sentieristica e della viabilità minore nonché intensificando la collaborazione con tutti gli enti e gli attori del territorio. Questa straordinaria occasione non va perduta perché costituisce un unicum per la Campania. Mi sono quindi immediatamente attivato per chiedere al Presidente De Luca l’adozione di una delibera finalizzata a supportare la candidatura, sulla scia delle adesioni formali da parte dei Comuni dell’area. Ho inoltre condiviso con il Presidente della Commissione Turismo la necessità di convocare un’audizione per condividere, con tutti gli attori coinvolti, il percorso che sta portando avanti l’Ente Parco. Infine, nella giornata di ieri, ho depositato un emendamento al Collegato alla Stabilità 2021 per lo stanziamento di 50mila euro in favore del Parco del Taburno  Camposauro per sostenere tutte le attività connesse alla candidatura Unesco”.

Nel corso del webinar si è parlato anche delle attività di supporto messe in campo dall’Università del Sannio, per la candidatura a Geoparco che stanno consentendo di definire in modo completo  le caratteristiche peculiari del territorio che possiede un patrimonio geologico ma anche paesaggistico, naturalistico, storico e culturale di rilevanza internazionale. 

Lo dimostrano gli oltre 50 geositi individuati dagli esperti dell’Unisannio, di cui diversi sono di carattere internazionale.
“Queste azioni di conoscenza – ha spiegato Francesco Guadagno docente di geologia applicata presso il dipartimento di scienze e tecnologie dell’Unisannio – sono la base della protezione e della valorizzazione dei beni ma anche dell’attuazione di politiche di sviluppo sostenibile in un territorio di grandi potenzialità economiche.

L’impegno dell’ateneo sannita e del Dipartimento di Scienze e Tecnologie nella costruzione della candidatura è quindi nella consapevolezza che tutti gli interlocutori istituzionali devono avere un ruolo attivo in questa fondamentale iniziativa che investe uno dei simboli ambientali del Sannio che è il massiccio del Taburno Camposauro”.

Gli ingredienti per proporre di elevare a rango internazionale di Geoparco il territorio del Taburno-Camposauro ci sono tutti comprese le politiche amministrative e le strategie di rafforzamento della protezione, gestione, conservazione e valorizzazione del territorio. Ha ribadito Filippo Russo, docente di geomorfologia presso il dipartimento di sciente e tecnologie dell’Unisannio. “Il Parco, quindi, attende solo di essere collegato in “rete” con esperienze similari, italiane e internazionali, per realizzare il pieno successo delle politiche di sviluppo sostenibile appena cominciate nell’area e che sicuramente avranno un impatto positivo sulle condizioni di vita degli abitanti e sull’ambiente”.

 “Avete intrapreso una giusta strada – ha spiegato Aniello Aloia coordinatore del comitato nazionale geoparchi italiani Unesco – raccomando però oltre all’aspetto geologico che è stato ben sviluppato, di mettere in risalto il patrimonio culturale e ambientale in modo tale che questi ambiti possano interagire tra di loro. I presupposti ci sono tutti bisogna crederci fino in fondo”.

Le conclusioni sono state affidate al Presidente dell’Ente Parco Costantino Caturano: ”Il percorso per il riconoscimento Unesco è lungo, siamo in una fase iniziale ma stiamo procedendo speditamente. Cosa importante è che non siamo soli in questo cammino ma possiamo contare sull’appoggio della Regione Campania, delle amministrazioni comunali del territorio così come sul sostegno delle  associazioni della consulta. Da area protetta “vecchio stile” dobbiamo da oggi fare un passo avanti importante e strategico, iniziare a pensare ed operare come un Geoparco. Sicuramente non è un qualcosa di immediato ma è diventato indispensabile se si vuole rilanciare un territorio che racchiude tante bellezze e vocazioni, rendendolo realmente attrattivo e fruibile.

L’auspicio è di ottenere tale importante riconoscimento per il territorio del Taburno Camposauro, mettendolo cosi al centro di asset strategici di sviluppo che si stanno portando avanti in provincia, creando in questo modo le condizioni ottimali per un rilancio in chiave diversa di un’area interna come il Sannio’’.