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Benevento –  “Il viaggio è la più grande metafora della vita. Della vita possiamo parlarne in varie forme metaforiche. La vita è un sogno, è una lotta,  è una danza, è una tortura ma secondo me la metafora più bella è quella del viaggio perché allude al processo di conoscenza e all’indole di chi vive osservando al mondo che gli sta attorno cercando di capirlo e di cambiarlo”.

Lo scrittore Gianrico Carofiglio spiega così il suo punto di vista sulla Vita a margine del settimo appuntamento del Festival Filosofico del Sannio, giunto alla quarta edizione. Una lectio magistralis dello scrittore e magistrato incentrato sul tema: “Il viaggio della scoperta”.

Carofiglio è stato magistrato e senatore della Repubblica italiana. Ha esordito nella narrativa ricevendo molti premi. Con il romanzo Testimone inconsapevole (Sellerio), 2002 ha ricevuto il prestigioso Premio del Giovedì “Marisa Rusconi”, il premio Rhegium Iulii e il premio Città di Cuneo (tutti riservati alle opere prime) e, infine, il Premio Città di Chiavari. A introdurre l’appuntamento del Teatro Massimo, Carmela D’Aronzo con la partecipazione di Giovanni Conzo, vice procuratore di Benevento.

“Il messaggio che vorrei dare è quello della necessità di tenere gli occhi aperti sul mondo perché è pieno di opportunità di essere colte”. Carofiglio si esprime anche sui risultati delle elezioni politiche: “Non sono in grado di esprimere una previsione anche se mi sembra molto difficile che si riesca a costituire un Governo che duri; troppe variabili traballanti”.

Nel video l’intervista completa a Gianrico Carafiglio