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Al Complesso San Vittorino, durante il Convegno “La relazione Banca-Impresa nel nuovo scenario competitivo“, c’è stato tempo e spazio per parlare anche del Benevento Calcio. Argomento affrontato dal presidente Oreste Vigorito, presente all’appuntamento tenutosi questa mattina. 
Si è legata più gente al Benevento adesso in C rispetto a quando eravamo in B. Forse quell’anno infernale ci è servito. Nei sedici anni precedenti avevo fatto solo campionati nei play off vincendoli, la prima volta che mi sono ritrovato davanti a una marea di problemi che riguardavano calciatori, strutture, allenatori, dottori, fisioterapisti e me stesso, probabilmente mi ha portato a fare una riflessione: azzero tutto o me ne vado? Io amo il calcio ovunque, che si gioca in piazza, all’Avellola o al Ciro Vigorito, per questo ho preferito ricominciare con il grosso rischio di fare degli errori. Qualcuno, poco attento, pensava che li avessimo ripetuti quegli errori. Non abbiamo fatto un capolavoro ma, quando abbiamo deciso di partire abbiamo preso un direttore sportivo che lavora dieci ore al giorno senza fare danni, molto attento ed esperto, con una filosofia adatta a squadre provinciali, bisognose di far crescere le radici prima di mettere i fiori sopra. Io vedo più gente appassionata, forte e vincente, a parte il tifoso caloroso dello stadio, segno che evidentemente dovevamo ricominciare daccapo e noi abbiamo tanti anni ancora davanti per ricominciare ma ogni volta dobbiamo costruire qualcosa. Adesso dobbiamo risalire un’altra volta“, sono state le parole di Vigorito.