- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Le iniziative si susseguono, il meteo dovrebbe aiutare. Il Benevento sta disintegrando ogni alibi, le promozioni varate interessano una platea sempre più numerosa di spettatori, dai bambini delle scuole calcio ai ragazzi fino ad arrivare a chi è già inserito nel mondo del lavoro. L’ultima, in ordine di tempo, garantisce l’accesso al Ciro Vigorito con soli due euro anche agli studenti delle scuole sannite e ai lavoratori di aziende associate a Confindustria. Se contiamo che le stesse agevolazioni avevano interessato (e continuano a farlo) le scuole calcio e le associazioni sportive dilettantistiche sannite, e che ai residenti in provincia sono riservati tagliandi al ribasso in tutti i settori, allora l’orientamento è chiaro: riempire lo stadio.

Una missione non semplice, di questi tempi. I vari canali di fruizione in diretta, uniti a un disinteresse legato inevitabilmente alle abitudini rivoluzionate dalla pandemia, hanno penalizzato non poco lo spettacolo dal vivo. Dopo la bruciante sconfitta esterna di Frosinone (con annessa prestazione ben al di sotto della sufficienza), avevamo provocatoriamente sottolineato su queste pagine come il Benevento non fosse stato in grado di fornire un motivo valido per alzarsi dal divano. Di quanto la squadra stesse facendo fatica ad allinearsi alle parole del suo presidente Oreste Vigorito, che con i fatti le sta provando tutte per far scoccare nuovamente la scintilla e ricreare l’entusiasmo intorno ai suoi ragazzi. 

Tra circa una settimana la Strega sarà attesa da una delle partite più difficili della stagione, non soltanto per il valore dell’avversario, il Pisa, stabilmente al vertice della B da settembre e con lo sguardo proiettato alla serie A. E’ il momento ad essere cruciale, un momento in cui occorre reagire e in cui il margine d’errore si è inesorabilmente ridotto ai minimi termini. Eppure l’impressione, nonostante gli annosi limiti nel gioco che ci riesce davvero difficile non citare, è che possa bastare davvero poco a creare la magia. Una sorta di botta e risposta fulmineo: da una parte il boom di biglietti, dall’altra una prova d’orgoglio, di quelle che fanno battere il cuore e continuare ad esserci con gioia. Una magia di primavera, sarebbe un peccato non provare a fare in modo che si concretizzi.