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Benevento – Uno sguardo al campo e uno alla beneficenza. Il Benevento Calcio e Oreste Vigorito proseguono il loro cammino sulla strada tracciata da ormai oltre un decennio. Questa sera il presidente del club giallorosso e una delegazione di calciatori composta da Luca Caldirola, Gaetano Letizia e Nicolas Viola ha preso parte all’evento di beneficenza svoltosi al Grand Hotel di Telese per la giornata contro la Poliomelite, organizzato dal Rotary Club Valle Telesina del presidente Roberto Ghiaccio

Il patron sannita ha affrontato vari temi, ricordando anche un episodio della sua infanzia:  “Quando ho ricevuto questo invito, mi è venuto in mente il momento in cui io, da 15enne, feci il vaccino per la poliomelite – racconta il presidente –  Ricordo che mi diedero una zolletta di zucchero a Napoli, in piazza Dante. E’ bello ricordarlo ma è bello soprattutto che non ci si è fermati nella ricerca e che sono stati fatti enormi passi avanti”.

Il suo Benevento è atteso da un impegno molto delicato in trasferta all’Adriatico-Cornacchia per difendere il primato solitario e l’imbattibilità: “Lo scorso anno a Pescara facemmo forse la partita più brutta del nostro campionato, mi basterebbe non ripetere quella prestazione – ricorda Vigorito – Sulla carta potrebbe sembrare una partita più facile di quelle che abbiamo affrontato finora, ma mi preoccupano particolarmente le squadre che stanno affrontando un momento di crisi. L’ultimo esempio lo ha dato il Napoli ieri sera, vincendo su un campo in cui gli avversari non perdevano da 70 partite. Credo in questa squadra, nella voglia e nel carattere che ha mostrato”

Il primo posto, assicura il patron, non influenzerà in negativo sulla tenuta mentale della squadra: “I ragazzi sono tranquilli e maturi. Penso che il primo posto faccia bene. Penso sia molto meglio essere incidiati che commiserati. Il primo posto ora non ci dà un grande vantaggio, ma penso sia meglio stare al primo posto che altrove. Non credo proprio possa portare uno svantaggio, le emozioni che si provano in vetta non te le regala nessun’altra cosa se non ci vai”.

Questione spinosa, invece, quella relativa alla gestione dello stadio Vigorito. La convenzione non è ancora stata firmata e la situazione, a sentire il presidente, sembra essere ancora in alto mare: “Credo che a Benevento dovremmo iniziare a dare anche qualcosa invece che ricevere sempre. Se qualcuno inizia a sposare la politica del Benevento Calcio, che è quella del dare qualcosa, ci sono sempre punti di incontro. Ma bisogna rendersi conto che non siamo più sui campetti di C1 o C2, se vogliamo risolvere qualcosa bisogna iniziare a rimboccarsi le maniche, che invece sono saldamente legate”.

Nel corso della conferenza, Vigorito ha sottolineato come il ruolo dei calciatori vada ben oltre il campo: “Per la squadra di quest’anno e per quelli degli altri anni abbiamo sempre avuto un motto da trasferire. Non è importante solo un gol, ma sono gli altri giorni dell’anno a contare perché aiuterete un bambino a sorridere. Questo è l’aspetto quasi romantico del ruolo del calciatore”. Infine, una battuta su allenatore e direttore sportivo: “Ormai Foggia mi ha scalzato, ha più potere di me. Io sono il presidente, mi sono defilato per non fare danni. E’ un ruolo strano il mio, perché quando si vince ci si dimentica sempre del presidente. Inzaghi? Mi ha detto che vuole rimanere nel Sannio a vita. Da qui non vuole andarsene più”.