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Il ritorno alle urne sarà anche “lo scenario peggiore” ma al momento resta quello più probabile. Salvo colpi di scena dell’ultima ora, comunque possibili, l’appuntamento con il voto si avvicina. Luglio? Settembre? Dicembre? La XVIII legislatura resterebbe comunque alla storia come quella più breve tra tutte, un primato detenuto fino ad ora dalla numero XI, in carica per soli 722 giorni.

Un record a cui deputati e senatori eletti lo scorso 4 marzo rinuncerebbero ben volentieri, si intende.

Eppure lo spettro elettorale non spaventa tutti allo stesso modo.  A rassicurare i parlamentari grillini, in tal senso, sono giunte ieri le parole di Luigi Di Maio.

Visto che la legislatura non è neppure iniziata, le liste per le nuove elezioni saranno probabilmente le stesse. La decisione finale spetterà comunque al garante” – ha spiegato ieri il leader politico del Movimento Cinque Stelle all’assemblea congiunta dei ‘portavoce’ a palazzo Madama e Montecitorio. Unica probabile eccezione, i candidati legati alla massoneria o già sanzionati per la vicenda di ‘rimborsopoli’. Ma sono casi non riscontrati in Campania.

E dunque, dovesse concretizzarsi a breve il ritorno alle urne, niente corsa alle liste. Nessun totonomi. Ai nastri di partenza si ripresenterebbero Danila De Lucia e Angela Ianaro negli uninominali e Sabrina Ricciardi e Pasquale Maglione per il proporzionale.

Un ragionamento, quello di Di Maio, che dà per scontato – e non a torto – il Rosatellum come sistema elettorale in caso di voto entro il 2018.

Certo, la rielezione non sarebbe certa, o almeno non per tutti i grillini sanniti, ma è comunque una condizione di partenza che si lascia preferire a quella di berlusconiani e democratici, considerato che in Pd e Forza la scelta di candidature e listini sarà l’occasione della resa dei conti interna viste le polemiche che hanno preceduto le elezioni di marzo.