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Delirio dentro e fuori. Non c’è stata differenza: Can Yaman ha avuto la capacità di mettere tutti d’accordo e generare caos sia a Piazza Roma e che lungo corso Garibaldi. Da una parte perchè è stato a portata di mano, anche troppo, dall’altra perchè non c’è stata la possibilità di poter accedere e fare una foto, anche da distanza siderale.

Scene di caos totale, momenti di tensione all’esterno. Si è creata una commistione tra persone col biglietto e altre che non lo hanno trovato ma che hanno puntato a poter accedere comunque. Una pressione che ha messo in difficoltà le hostess, tanto da richiedere l’intervento di un cordone di Forze dell’Ordine. La tensione, comunque non è calata anche se, c’è voluto del tempo per far desistere i più decisi.

Il problema è che non è andata meglio dentro ma, in questo caso, è stata la star turca a non dare una mano alla security. L’atmosfera si è fatta incandescente sin dall’inizio, la decisione di saltare giù dal palco e mettersi tra la gente per una diversa prospettiva di visione, ha rappresentato il classico cerino vicino alla benzina. Fiamme. Un ginepraio di telefoni, pacche, carezze, abbracci. Insomma in un attimo Yaman è stato attorniato, quasi a voler portare un pezzo della star con se. Una decisione che si è ritorta contro visto che lo stesso Can, anche in maniera stizzita, ha dovuto brandire il microfono per tenere lontano le persone alle proprie spalle per poi tornare, non senza fatica, sul palco. E qualcuno ha tentato anche di salire sul palco per continuare l’assalto.

Un atteggiamento, quello delle fan, che non è passato inosservato e ha suscitato reazioni sui social, specie da parte dei gruppi che seguono la star turca da anni riunendosi in veri e propri club. Messaggi in cui si sono dissociati completamente dall’atteggiamento avuto nel corso della serata che non hanno rappresentato, testuale’ “il fandom che, in linea con la persona Can Yaman, da sempre porta avanti valori comportamentali e impegno sociale che nulla hanno a che vedere con ciò che si è visto”.

Si aspettava un bagno di folla e in questo mare Yaman ci si è tuffato ma non ha fatto i conti col pericolo di generare caos e trovarsi a dover emergere da un vortice che ha rischiato di mandarlo verso il fondo. Questioni di eccessi: quello di Yaman per non aver calcolato il rischio e quello dei fan che si sono fatti ingolosire attaccando come i tori quando vedono il rosso. Testa bassa e alla carica pur di arrivare all’obiettivo.

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