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Era stato abbandonato dalla madre, appena nato. Ma era stato ‘adottato’ da un intero paese, Marcianise, in provincia di Caserta. Giuliano soffriva di gravi patologie, era non vedente e quasi sordo e viveva da sempre in un hospice per malati terminali nei pressi di Santa Maria Capua Vetere.

Oggi, all’età di 13 anni, è morto. Era ‘il figlio di tutti’, Giuliano, come lo definiva sempre l’ex sindaco di Marcianise Antonello Velardi, che ha dato notizia della sua morte su Facebook. Qualche giorno fa, il piccolo era stato sottoposto ad un intervento per una forma seria di peritonite causata dalle particolari conformazioni dell’apparato digerente. 

“Se ne è andato Giuliano, il nostro Giuliano. E’ spirato all’ospedale Santobono a Napoli, dove era ricoverato e dove era stato operato. I medici – scrive il sindaco di Marcianise su Facebook hanno tentato inutilmente di rianimarlo, non ce l’ha fatta. E’ una notizia tristissima per me, per Marcianise, per tutti noi che avevamo adottato quel bambino diventato figlio di tutti. E’ una notizia che non avrei mai voluto dare. Abbiamo perso. Ci restano solo le lacrime”.

Ad esercitarne la patria potestà con l’obbligo di accudirlo, come prevede la legge, sono stati i sindaci di Marcianise che si sono succeduti nella vita di Giuliano; l’attuale sindaco Velardi, insediatosi la prima volta nel 2016 quando Giuliano aveva sette anni, lo ha quasi realmente “adottato” aggiornando costantemente i cittadini sulle condizioni di salute di Giuliano, che a causa delle sue patologie è stato più volte ricoverato, ogni volta sempre seguito via social da migliaia di persone. Così è andata anche negli ultimi giorni, quando Marcianise si è stretta attorno a Giuliano, ma questa volta il “bambino di tutti” non ce l’ha fatta.