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Caserta – Una relazione ventennale caratterizzata da continui pestaggi e richieste di soldi, culminata con un abusi sessuali. Un incubo quello vissuto da una donna di Grazzanise, nel Casertano, interrottosi oggi quando i carabinieri sono andati ad arrestare il suo convivente, Mattia Raimondo, di 43 anni. L’uomo è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. La Procura ha ricostruito in pochi giorni un quadro indiziario molto grave a carico dell’uomo, partendo dalla denuncia della vittima, che dopo anni di vessazioni, undici giorni fa, ha finalmente rotto gli indugi denunciando tutto ai carabinieri. Determinante per la scelta della donna di parlare con i militari e interrompere la relazione gli abusi sessuali di cui è rimasta vittima il 12 agosto scorso, quando Raimondo l’ha costretta con la forza. La vittima a quel punto si è recata alla stazione dell’Arma a Grazzanise, raccontando delle continue aggressioni fisiche e verbali poste in atto nei suoi confronti dal convivente per quasi tutti i 20 anni di durata della relazione. La donna ha riferito che più volte Raimondo l’avrebbe picchiata perché pretendeva soldi per acquistare la droga di cui è consumatore abituale. La Procura (Aggiunto Antonio D’Amato), per riscontrare le circostanze denunciate, ha sentito in rapida successione familiari e conoscenti della donna, che  hanno confermato il racconto; l’Ufficio inquirente ha poi richiesto al Gip l’emissione di un provvedimento restrittivo, che è arrivato in pochi giorni. Il 43enne risponde dei reati di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenza sessuale e lesioni.