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Caserta – Sono stati arrestati all’aeroporto napoletano di Capodichino il 57enne Roberto Pirro e il 62enne Nicola D’Auria. I due sono risultati irreperibili, perché all’estero, al blitz dei carabinieri di ieri mattina che ha portato in carcere l’ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Biagio Di Muro, e altre quattro persone ai domiciliari, nell’ambito di un’indagine della Procura che ha accertato l’esistenza di un’associazione a delinquere, capeggiata proprio da Di Muro, che gestiva, per fini di ritorno elettorale, nomine e appalti nel settore dei servizi sociali, aggiudicando a coop compiacenti progetti finanziati dall’Inps e dal Governo, attraverso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, e dalla Regione.

Pirro, era il funzionario responsabile dell’Ambito sociale C8, ente formato da numerosi Comune (capofila il Comune di Santa Maria Capua Vetere, ndr) che eroga materialmente i servizi alle persone bisognose. Era lui, secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere, ad attuare le indicazioni provenienti dai politici e a pilotare le gare in modo che andassero alle coop segnalate, o ad inserire nelle coop che si aggiudicavano gli appalti le persone vicini ad esponenti di partito, soprattutto del Pd, come la deputata Camilla Sgambato, indagata per abuso d’ufficio per una raccomandazione sospetta. D’Auria, finito invece ai domiciliari,era il presidente delle associazioni sociali “Hares” ed “Agaphantus”, che si sono aggiudicate appalti finiti nel mirino dei magistrati.

Un’inchiesta, quella di ieri, che ha fatto rumore non solo nel mondo politico, visto il coinvolgimento della già citata Sgambato e dell’ex segretario provinciale Democrat Raffaele Vitale (anch’egli indagato per abuso d’ufficio), ma anche in quello dell’associazionismo, visto il coinvolgimento di figure importanti delle realtà associative che, secondo gli inquirenti, andavano a braccetto con la politica. E’ il caso di Biagio Napolano, presidente dell’Arci di Caserta e della coop sociale Attivarci, di Giuseppe Cavaliere, presidente del Consorzio La Rada; entrambi sono finiti agli arresti domiciliari. Dalle indagini è emerso che La Rada, consorzio di coop sociali in cui è inserita anche Attivarci, ha ottenuto la realizzazione dei progetti Babysitting e Ludobus, finanziato dalla Regione per 95mila euro; il primo progetto, ritengono gli inquirenti, sarebbe stato erogato a soggetti senza requisiti, il secondo non sarebbe mai stato effettuato. Cavaliere, salernitano, presiede l’importante consorzio di coop sociali con cui gestisce progetti di carattere sociale in tutta la Regione; partito dalle case famiglia, il Consorzio gestisce oggi anche Centri Temporanei di Accoglienza per migranti.