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Baia Domizia (Ce) – Pienone di presenze nelle strutture del litorale casertano in vista di Ferragosto. E come di consueto, da qualche anno a questa parte, nei giorni di maggiore afflusso turistico, il mare non è proprio il massimo. Un peccato, perché sino a pochi giorni fa le acque di Baia Domizia sono state limpide. Poi, l’arrivo di una scia schiumogena biancastra (a volte giallastra) ha regolarmente scandito le mattinate dei bagnanti nell’ultima settimana. L’orario è più o meno sempre lo stesso: intorno alle 11 e sino alle 12 vi è il passaggio di questo strato di schiuma che, al momento, non è stato ancora classificato. Ma procediamo con ordine.

Ad aprile, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (Arpac) aveva analizzato le acque del nostro mare. I dati erano più che soddisfacenti, con l’80% del litorale che veniva classificato come ‘eccellente’. E in effetti, a giugno e a luglio, il mare è stato quasi sempre cristallino. Successivamente, diverse associazioni ambientaliste hanno cominciato a segnalare l’inquinamento dei canali La Pigna e Trenta Palmi, rispettivamente nei tenimenti di Sessa Aurunca e Cellole, oggetto di sversamenti illeciti da parte di ignoti. La situazione è diventata critica ed è stata attenzionata anche dalla III Commissione Regionale ‘Terra dei Fuochi’, presieduta dal consigliere Gianpiero Zinzi.

Senza parlare dell’immobilismo del Consorzio Aurunco di Bonifica, responsabile della pulizia e della manutenzione dei canali, il cui mancato rifinanziamento aveva avuto ripercussioni sui dipendenti e sul conseguente blocco delle attività per diversi mesi, proprio quelli a ridosso della stagione estiva. Ancora, pochi giorni fa, un’altra associazione locale, Big Brother, segnalava sversamenti di liquami nel canale Trenta Palmi e sollecitava in piena notte l’intervento dei carabinieri. L’indomani, cominciavano le operazioni di bonifica che portavano alla luce le sostanze dall’olezzo nauseabondo che erano state abusivamente immesse nel canale.

Di tanto in tanto sul litorale di Baia Domizia arriva una scia di schiuma bianco-giallastra. Non ho capito bene da dove provenga. Peccato perché queste scie bianco-giallastre rovinano un mare devo dire complessivamente buono“. Lo ha dichiarato Alessandro Gatto, coordinatore della vigilanza ambientale del WWF Campania, il quale ha presentato una denuncia alla sindaca di Cellole, Cristina Compasso, attraverso la Polizia Municipale, al fine di comprendere l’origine di questa schiuma e se la stessa possa rappresentare un pericolo per i bagnanti e per l’ambiente marino.

Da dove proviene la scia bianco-giallastra resta un mistero. Qualcuno su Facebook posta video che inquadrano gli schiumogeni nella zona del basso Lazio e che le correnti porterebbero fino a Baia Domizia. Altri sono convinti che gli sversamenti nei canali (come quello Trenta Palmi) arrivino al mare attraverso il Garigliano senza essere filtrati dai depuratori. Altri ancora affermano che la causa principale sia il sovraffollamento del litorale in queste settimane di pienone turistico.

Qualunque sia la risposta, credo che i bagnanti, i proprietari e i villeggianti di Baia e di tutto il tratto di costa interessato, meritino un responso definitivo. Non si possono più difendere gli interessi di qualcuno a spese della collettività e dell’immagine di una località che solo negli ultimi anni è riuscita a rinascere dalle ceneri della devastazione post-terremoto. Alle istituzioni l’onere della verità.

IL MARE CRISTALLINO DI BAIA DOMIZIA

LA SCIA SCHIUMOGENA