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«I beni confiscati alle mafie diventino case di autonomia per disabili». Così in una nota l‘eurodeputata Chiara Gemma (FdI-Ecr), a margine di un tour in provincia di Napoli e Caserta.

«Pochi giorni fa ho fatto visita, tra le altre, alla sede della cooperativa “La Forza del silenzio” di Casal di Principe – dice – valido esempio di attivismo per l’autismo e l’inclusione. Una realtà che si occupa di persone adulte con autismo grazie alla passione del presidente Vincenzo Abate. Da questo modello virtuoso nasce la consapevolezza del fatto che il mondo delle disabilità debba essere il primo settore a cui pensare per il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie. Penso a tante case di autonomia che si potrebbero creare nelle ville sottratte ai boss della criminalità organizzata».

Gemma si è recata in particolare nell’immobile appartenuto alla famiglia del boss Francesco Schiavone detto “Sandokan” a Casal di Principe, esempio di rinascita positiva di un bene.

«Con i parlamentari campani di Fratelli d’Italia, con cui siamo stati in visita ad Avellino, abbiamo discusso dell’accelerazione che sta dando il Governo verso il riutilizzo dei terreni e degli edifici sottratti alle mafie nel sud Italia – ha aggiunto – il lavoro da fare ora deve essere quello di riconvertire al meglio le risorse rappresentate da quei luoghi per creare case dove le persone con disabilità possano condividere da adulti quegli spazi, attraverso percorsi di autonomia, con l’aiuto di esperti operatori. Esistono ancora poche esperienze del genere e sarebbe una conquista di civiltà per il Mezzogiorno. Come eurodeputata mi impegnerò affinché la destinazione d’uso dei beni sia veicolata verso la disabilità».

Gemma ha poi annunciato che tornerà in Campania il prossimo 7 ottobre per far visita all’Arenile di Bagnoli, in occasione di un incontro con gli operatori del settore della riabilitazione e della disabilità per parlare di nuove strategie di autonomia e cura.