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Aversa (Ce) – Ennesima aggressione ai danni di un docente. A finire in ospedale è stato Umberto G., assistente tecnico di Aversa in servizio all’Itis “Vittorio Lattanzio” di Roma. La ‘colpa’ del docente è stata quella di essere presente nel momento in cui veniva comunicato ai genitori che il figlio era stato bocciato. A questo punto sono partiti insulti e minacce ai professori e al dirigente scolastico. Ben presto il padre dell’alunno è passato dalle parole ai fatti ed ha tentato di colpire alle spalle il dirigente.

L’insegnante aversano è intervenuto in difesa del preside, venendo colpito in pieno volto da un pugno. Poi, il padre dello studente si è accanito sul giovane professore stringendo con le mani il collo e solo per miracolo il docente è riuscito a liberarsi. Condotto in ospedale da una ambulanza, i medici hanno riscontrato un trauma cranico rachide-cervicale e segni di tentato soffocamento; in questo momento é sotto osservazione. Umberto, di appena 23 anni, é al suo primo anno di insegnamento.

Sul terribile episodio è intervenuto Cesario Villano, esperto esterno della Provincia di Caserta alla Pubblica istruzione e all’Edilizia scolastica: “È giunto il momento di dire basta. Il docente – afferma Villano – deve ritornare al centro dell’istruzione. Mi riferisco ad una istruzione pubblica efficiente, pronta a premiare il merito e a dire basta ai diplomifici. Se si punta alle competenze e alle capacità, in una scuola pubblica non abbandonata a se stessa, si salvaguarda in primis la famiglia. Cambiamo l’istruzione e cambiamo questa legge inefficiente. La scuola pubblica non può continuare ad essere bistrattata“.