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Conca della Campania (Ce) – Nella tarda mattinata odierna, a Conca della Campania, i Carabinieri della Stazione di Santa Maria Capua Vetere (CE) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura, nei confronti del 40enne Francesco Iovino (ci 79) e della 35enne Loredana Monfreda, ritenuti responsabili di due episodi di rapina aggravata in concorso (110, 628 co. 1 e co. 3 bis n. 2, n. 3 bis)- di cui una tentata lesione personale in concorso (110, 582 c.p.) e, la sola Monfreda, anche del reato di calunnia (art. 368 c.p.). Il provvedimento rappresenta la conclusione di due distinte attività investigative, dirette da questa Procura e delegate, in ordine cronologico, rispettivamente ai Carabinieri della Stazione di Santa Maria Capua Vetere e da quelli della Stazione di Sparanise, investigazioni esperite dall’agosto all’ottobre del 2018.

In particolare, il 30 agosto 2018, i Carabinieri della Stazione di Santa Maria Capua Vetere erano intervenuti presso il locale pronto soccorso, dove era stata segnalata la presenza di una persona anziana in codice rosso, per sospetta assunzione di sostanze psicoattive. L’indagine, svolta mediante acquisizione delle dichiarazioni rese dalla persona offesa, esecuzione del riconoscimento fotografico di entrambi gli indagati ed escussione di persone informate sui fatti, ha permesso di acquisire un solido quadro indiziario in ordine ai reati in contestazione. In particolare, è stato accertato che Iovino e Monfreda, simulando l’intenzione di voler locare un appartamento di proprietà della vittima, nel comune di Vitulazio, durante la visione dell’immobile, le avevano offerto un caffè contenente presumibilmente sostanze narcotiche da cui era derivato uno stato comatoso. Approfittando di tale circostanza, i due malintenzionati avevano tentato di impossessarsi del portafogli della persona offesa, non riuscendo nel loro intento stante la reazione della vittima. Rispetto al primo episodio delittuoso, è stato inoltre accertato che il 9 ottobre scorso, l’anziano era stato contattato sulla sua utenza cellulare dalla Monfreda la quale gli chiedeva se avesse sporto denuncia per i fatti sopra descritti aggiungendo, minacciosamente, che lo avrebbe querelato per violenza sessuale, cosa effettivamente avvenuta il giorno seguente: evento quest’ultimo risultato assolutamente infondato e finalizzato ad alterare la realtà dei fatti. Il secondo episodio di cui gli indagati si sono resi responsabili è quello avvenuto, con le medesime modalità, ai danni di un’anziana signora, abitante nel comune di Sparanise.

In particolare, la vittima, recatasi presso i Carabinieri di quella Stazione, riferiva che il 15 settembre scorso, mentre si trovava da sola in casa, aveva notato la Monfreda – persona da lei ben conosciuta – introdursi furtivamente nella sua abitazione aggiungendo che la stessa era in compagnia di Francesco Iovino. Alle rimostranze della vittima per le modalità di ingresso all’interno della propria abitazione, gli indagati hanno giustificato, con vari pretesti, il loro comportamento offrendole, subito dopo, un caffè; la vittima, dopo averlo bevuto, aveva accusato un malore riconducibile ad uno stato di sopore transitorio da probabile inalazione di sostanza narcotica. Gli accertamenti svolti dai Carabinieri della Stazione di Sparanise, condotti anche mediante l’analisi dei filmati estrapolati dal sistema di videosorveglianza installato nei pressi dell’abitazione della persona offesa, hanno consentito di accertare che gli indagati, approfittando dello stato di incoscienza dell’anziana, si erano impossessati di una collana in oro e di una banconota da 50 euro, che la vittima custodiva sulla sua persona, nonché di un televisore. Il G.I.P., difformemente rispetto alla richiesta di misura cautelare in carcere, avanzata da quest’Ufficio, ha disposto per entrambi la misura degli arresti domiciliari.