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Caserta – Due dettagli gettano ombre sull’aggiudicazione del servizio ristorazione alla Reggia di Caserta, dopo lo sfratto immediato intimato dalla direzione Felicori il 28 febbraio scorso alla ditta Angelica, e la quasi contemporanea aggiudicazione della gara per l’affidamento del servizio ad altra ditta.

Il primo dettaglio è che, tra le tre ditte che si erano presentate alla gara per la gestione dei tre punti bar-ristoranti all’interno del monumento vanvitelliano, ha vinto il  Consorzio DAMAN, servizio di presidio, custodia, gestione, manutenzione e pulizia dei bagni pubblici a pagamento presenti alla Reggia da ottobre scorso. Escluse, invece, le altre due ditte partecipanti ossia l’azienda di ristorazione e bar Le Tre Farine e l‘Arte’m che gestisce servizi di biglietteria, valorizzazione, editoria e caffè in siti d’arte come Paestum, Ercolano, Pompei, Ravello, Santa Maria Capua Vetere, al Museo d’arte contemporanea Donnaregina – Madre di Napoli, e così via.

Il secondo dettaglio sta nel fatto che, nonostante manchino pochi giorni alla firma del contratto tra la Reggia e il Consorzio DAMAN, che dovrebbe far scattare immediatamente l’assunzione degli ex dipendenti di Angelica in virtù della clausola di salvaguardia inserita nel progetto che è valsa al Consorzio di pulizie ben 20 punti in gara, i dipendenti stanno inviando ad Angelica richieste di licenziamento.

Un anomalia che venerdì scorso ha determinato l’invio, da parte dei legali di Angelica, di una richiesta d’ incontro con la Direzione Reggia e i sindacati finalizzato a chiarire proprio cosa stia succedendo e chiarire modalità e tempi di assorbimento dei dipendenti. Ad oggi Angelica non ha ottenuto alcuna risposta.

In realtà, considerato che qualora scattasse il licenziamento e l’avvio del sussidio di disoccupazione da parte dello Stato, svanirebbe per il Consorzio DAMAN  l’obbligo di rispettare la clausola di riassunzione del personale nel passaggi di cantiere, non si capisce che interesse abbiano i dipendenti a farsi licenziare a pochi giorni dalla firma del contratto tra la nuova ditta e la Reggia.

L’interesse potrebbe essere solo del Consorzio DAMAN che, tra allestimento degli spazi e avvio a regime delle attività, potrebbe dover aspettare diversi mesi tra la stipula del contratto con la Reggia e il primo scontrino emesso, avendo comunque almeno 8 dipendenti ex Angelica da stipendiare.