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Caserta – Una foto su Facebook è costata molto cara a un caporale maggiore dell’Esercito Italiano originario di Caserta ma in servizio al decimo reggimento Genio Guastatori di Cremona.

L’uomo è stato condannato dal Tribunale Militare di Verona, su richiesta del procuratore militare Stanislao Saeli, a 2 anni e 1 mese di reclusione militare per assenteismo dal servizio attraverso continui falsi certificati rilasciati da medici privati che attestavano una patologia invalidante, in particolare una sindrome vertiginosa e dolori al ginocchio. Proprio nello stesso periodo in cui accusava disturbi fisici si era recato nella sua città natale per festeggiare un addio al celibato di un amico e, il giorno successivo, il matrimonio. 

Il sottufficiale, inoltre, si era più volte sottratto all’ordine di recarsi presso le competenti Commissioni Mediche Ospedaliere militari, alla fine era stato giudicato “idoneo al servizio”. Nonostante ciò, non si era ripresentato al lavoro trasmettendo altri tre certificati (datati 11, 12 e 22 maggio 2016). Al militare, recidivo, non è stata concessa la sospensione condizionale della pena.