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Caserta – A meno di due settimane dalle prossime elezioni Politiche del 4 marzo, continuano le schermaglie che stanno contribuendo ad alzare il livello dello scontro politico in questa campagna elettorale. Le dichiarazioni dell’ex consigliera comunale e candidata alla Camera per il centrodestra nel collegio uninominale di Caserta, Lucrezia Cicia, hanno provocato la reazione del segretario cittadino del Partito Democratico, Enrico Tresca. La candidata forzista, in una dichiarazione in cui analizzava (se così si può dire) i suoi rivali alle elezioni, Angela Letizia (Pd) e Antonio Del Monaco (Movimento 5 Stelle), li definiva “una signora prestata alla politica… che quel poco tempo che dedica alla politica, lo fa sotto dettatura di terzi” e “un capitano di ventura che da pensionato ha trovato un hobby da coltivare”. Inoltre, nel decantare il suo curriculum che vanta “un’esperienza alle spalle tangibile”, la Cicia continuava spiegando che “da consigliera comunale ho portato risultati tangibili per la città di Caserta, salvando il canile”. Quest’ultima frase, in particolare, non è andata giù al segretario del Pd casertano, Enrico Tresca.

Ultimamente va di moda utilizzare il tema animalista per farsi campagna elettorale – ha affermato Tresca. Va di moda senza motivo, atteso che le leggi a tutela degli animali d’affezione sono leggi dello stato e, in quanto tali, vanno rispettate. Un buon amministratore è tenuto a rispettarle e a farle rispettare. Non si comprende quale clamore dovrebbe esserci sullo svolgere, con “scienza e coscienza”, il proprio mandato”.

E poi entra nel merito delle dichiarazioni della Cicia: “La candidata alla Camera di Forza Italia, invece, addirittura sostiene di “aver salvato” il canile di Caserta. Duole dirlo, ma gli atti, anche quelli dell’epoca del mandato di consigliera comunale di questa candidata, dicono altro. Prima dell’amministrazione Marino il canile di Caserta era sotto sequestro per difformità strutturali; prima dell’amministrazione Marino sul capitolo di bilancio del canile erano appostate cifre ridicole, tanto che gli animali per quasi due anni sono stati mantenuti e curati grazie alla beneficenza dei privati; prima dell’amministrazione Marino nessuna maggioranza di governo cittadino ha speso il suo tempo a studiare ed emanare atti a tutela degli animali”.

La lista sarebbe lunga, ma, per fortuna, carta canta! E, proprio sul canile, non è possibile fare alcuna speculazione. Dunque, suvvia, ci sono tanti temi, magari più scomodi, da spendere per tutelare la città e spiegare la propria candidatura. Lasciamo in pace gli animali, che per fortuna, a differenza di alcuni politici locali, hanno la possibilità di non raccontare quello che gli altri sanno”, ha concluso il segretario cittadino del Partito Democratico.