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Caserta – Il senso di questa assemblea pubblica di Confindustria Caserta è richiamare tutte le parti più importanti del territorio ad avviare un percorso di rilancio e di riscatto del Casertano, che deve affrontare una ripartenza piena dopo il biennio terribile per la pandemia. Ma le vertenze che abbiamo sul territorio, come quella della Jabil, non sono di certo un buon viatico per questo percorso”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Caserta Beniamino Schiavone all’assemblea pubblica dell’organizzazione datoriale che si sta svolgendo alla sede di Coca Cola Hbc Italia, nell’area industriale di Marcianise.
Un’assemblea dal titolo “Insieme per far crescere il territorio”, perché, dice Schiavone, “questo percorso di rilancio va portato avanti da tutti gli attori protagonisti del territorio, dalle istituzioni, dalle associazioni di categoria e delle parti sociali”. In tale contesto “le vertenze del Casertano – aggiunge Schiavone – sono un brutto biglietto da visita per il territorio in un momento in cui siamo impegnati non solo a rilanciarlo, ma soprattutto a creare maggiore competitività e attrattività per favorire nuovi siti produttivi.
Serve però anche una politica industriale reale da parte del Governo, una concreta sburocratizzazione, altrimenti al Sud non potranno esserci aziende davvero competitive, un’accelerazione della formazione, perché abbiamo urgente bisogno di lavoratori specializzati”. Nonostante tutto il presidente di Confindustria Caserta resta “ottimista per una soluzione positiva della vertenza Jabil, che possa soddisfare i lavoratori e consentire all’azienda di restare nel Casertano. Di recente ha trovato una soluzione ottimale la vertenza Whirlpool, anche per Jabil stiamo lavorando in questa direzione”. Schiavone si augura infine che “il taglio del cuneo fiscale diventi strutturale e soprattutto per i redditi bassi” e si dice “fortemente preoccupato per il disegno legge sull’autonomia differenziata”.